mercoledì 18 gennaio 2012

Schiavitù e libertà



La notte mi parla col suo tacere.
E' un interloquire tra folli.
Di una follia lucida, tuttavia.
Tutto è sospeso, condotto fuori dal tempo e soppesato prima di essere introdotto nella macina dell'Infinito.
Non vi sono sbavature nè idolatre allusioni.
Solo confini delimitati da un segno d'inchiostro nero sulla carta. E poi cancellati dall'Ostinazione umana.

Sono la rosa del Piccolo Principe, questa notte.
Abbandonata su un pianeta lontano dove nessuno si prende più cura di me.
Il che va benissimo.
Ho scoperto infatti che riesco, nonostante i rametti corti, ad innaffiarmi da sola.

E se per caso qualche volta mi capiterà di sentire nostalgia sarà bastevole alzare la corolla verso il cielo e la mia Stella piangerà su di me ciò di cui ho bisogno.

Perchè la Vita è sempre molto più misteriosa di quanto i nostri sensi fallaci vogliano convincerci.
E più ingenuamente fragile. 
Per nostra incommensurabile fortuna.

Francesca

3 commenti:

  1. Ciao Francesca,

    Riflettevo su cio' che avevi scritto nel tuo Blog...

    Chi ama cio che fa' appare una nota stonata agli altri e quindi viene emarginata o incompresa.

    Chi crede di poter trovare realizzazione in questa realta' che e' basata sul SERVIRSI e non sul SERVIRE, finira' per attrare a se tutti gli strali di chi ha invece accettato la logica del SERVIRSI; cioe', la gran parte degli uomini e l'autorita' costituita che sostiene questa logica.

    Chi vuole realizzarsi, non ha altra scelta che lavorare a una nuova realta', rinunciando da subito a una lotta sterile contro chi non ha alcuna intenzione di mollare per dare spazio alla VERITA' che ciascuno di noi porta dentro.

    E' sempre stato cosi' da quello che ci raccontano nella la storia...a noi che amiamo il compito di avere sufficente coraggio per invertire cio' che appare ai piu' distratti L'INESORABILE...

    Credo cio' che ho scritto perche' sono venuto qua per realizzarlo...e lo sto realizzando. Non parlo di aria fritta.

    ciao
    Giacomo

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  2. Non hai bisogno di giustificare le tue azioni ogni cinque minuti.
    Altrimenti la gente penserà che non sei poi così convinto di ciò che fai.
    F.

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  3. Per la verita', era un tentativo di coinvolgerti, di sensibilizzarti...ma sei vuoi vederla cosi', fai pure... :)

    ciao
    Giacomo

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