sabato 31 dicembre 2011

Urbi et Orbi



Se potessi fare un regalo a tutti gli italiani per questo 2012 in arrivo non avrei dubbi di sorta: un dizionario Zanichelli e il mio sussidiario della 3° elementare.
AUGURI A TUTTI!

Francesca

giovedì 29 dicembre 2011

Frutti e lacchè



Si riflette, in questi giorni, in queste ore che ritengo cruciali.
Perchè cruciali?
Non so. Non ci sono segnali precisi in tal senso.
Forse mi sono solo stufata di aspettare di vedere la fine dell'arcobaleno, di lasciarmi annichilire da uno stronzo egoista, incapace e presuntuoso, di fare sì che i miei sogni finiscano in un tritarifiuti per mano di una società pigra, indolente e in malafede.
Non lo merito. Probabilmente non l'ho mai meritato.
Ma ora - a differenza di un tempo - ne sono cosciente. E questo vuol dire molto.
Un mio ex amico - che si riteneva a torto una specie di medium - suggeriva ogni mese dell'anno ormai agli sgoccioli una meta diversa per il mio futuro.
"Ti vedo ad Amsterdam". "No, a Parigi". "Forse a Torino".
Non credo nei medium. Non credo ai tarocchi. E nemmeno agli oroscopi.
Ma credo nel valore dell'individuo. Nella sua onestà morale ed intellettuale.
Nella sua capacità di visualizzare il proprio futuro e di realizzarlo con i mezzi a disposizione.
Non mi piacciono i mistificatori, quelli che hanno il coraggio di dire in piena recessione economica che guadagnano "solo 6 mila euro al mese", quelli che lavorano rubando il posto di lavoro ad altri più meritevoli, quelli che si appellano a sindacati e associazioni varie perchè "dimostrare" è troppo faticoso e impegnativo e poi - diciamoci la verità - non ne sarebbero in grado. 
Non mi piace chi si mostra ingenuo pur dopo aver patito lacrime e sangue a seguito della propria buona fede.
Non mi piacciono i millantatori, i "santi", i molesti predicatori di fede a poco prezzo.
Non mi piace l'uomo che si osanna con la modestia (finta) e si scusa con la "smemoratezza" (ad hoc creata).
Non mi  piacciono i meschini venditori ambulanti di sogni, i manipolatori, i ricattatori d'anime, i marcescenti pozzi in cui il povero di spirito crede di poter pescare la "fortuna".

In compenso mi piacciono i cartoni animati, le amiche che hanno bisogno di te col cuore, i cani che ti guardano con occhi miti per la strada. Mi piacciono le persone coraggiose e autentiche, quelle non in vendita, quelle che hanno sofferto ed imparato. E mi piacciono anche coloro che rimangono umili nonostante le cose imparate, che sanno quanto margine immenso e profondo da scoprire ci sia nella Vita che resta, che ancora cresce, che si sviluppa come una vite rigogliosa a cui si devono tagliare rami secchi ed erbacce.
Mi piacciono gli eroi, quelli veri, che non si fanno blandire nè da minacce nè da profferte qualsiasi; mi piacciono i simboli che sono infiniti e saggi nel loro scandire eterni il Tempo che è stato, che è e che sarà. 
Mi piacciono le persone rare ed uniche, quelle che non vedi perchè stanno chiuse in casa pur di sottrarsi alla massa, che si fanno commuovere dal carcere Mamertino mentre camminano di notte ad agosto; mi piacciono coloro che tacciono quando parlare sarebbe vano e parlano quando tacere sarebbe pericoloso per i principi che professano. Mi piacciono i miti, quello che rappresentano, mio padre e mia madre che mi hanno rispettato durante la mia battaglia contro la vita, e mi piacciono i sogni che - nonostante i 35 anni sulle spalle - conservano la stessa magia e forza di tanti anni or sono . 
Mi piace il fuoco che resta, nel Bene e nel male, tatuato sulla mia pelle.

Perchè no, decisamente io non sono un animale domestico.
Non lo sono mai stata. E non comincerò ad esserlo ora. 
Per nessuno.
Mai. 

Francesca

mercoledì 28 dicembre 2011

Waterloo



Quando la Vita ci mette di fronte alle stesse situazioni - magari ad un anno o poco più di distanza - è leggittimo chiedersi se sia una nostra responsabilità o una trappola del Cosmo ordita per saggiare le nostre capacità di apprendimento.
Cara Vita, ho una sola cosa da dirti: stavolta non mi freghi!
La lezione l'ho imparata bene. Ho appreso intere pagine a memoria.
Ho fatto riassunti, analisi e parafrasi e sono scesa in profondità remote senza che Tu te ne accorgessi, a luce spenta, per imparare ancora di più, ancora meglio.
E sempre a Tua insaputa ho disposto trappole invisibili e letali intorno al recinto della mia Anima, con campanelli minuscoli ma perfettamente funzionanti, pronti ad entrare in funzione al primo sospetto di irruzione.
Un torrione ben protetto da intrusi o randagi, coscienti e inconsapevoli.
Non mi resta che sorridere - quindi - innanzi ai Tuoi agguati e dichiararTi con un abbraccio la mia schiacciante vittoria in questa battaglia.
Sei una Sorella alquanto scaltra. 
Ma la Tua durezza e il Tuo essere spietata verso di me mi hanno fatto diventare più scaltra di Te.

Quindi oggi, dimmi, per chi suona la campana?
:0)


lunedì 26 dicembre 2011

Rami impropri


La mia maldestra fiducia nel prossimo è inquietante.
E sempre mal riposta.
Ma - mi chiedo - : imparerò mai???

Io continuo a sperare di sì.
Francesca

domenica 25 dicembre 2011

Ad onor del vero


La giornata di Natale sta scivolando verso la fine.
Ed io non posso che pensare a Bach, alla sua ispirazione divina, al suo parlare "per mezzo di".
Anche oggi, in un giorno che dovrebbe essere di festa e benedizione (anche a prescindere dall'essere cattolici) sono riuscita a coprirmi di ridicolo.
E' un mestiere in cui sono esperta, quasi diabolicamente somma.
La Regina dell'incomprensibilità, irriducibilmente attaccata al suo scettro fatto di insulti e lesioni gravi.
Ricevuti, beninteso.

Rimpiango un parquet milanese, lo studiare la Ciaccona fino a mezzanotte a lume di candela, l'amare perdutamente e a sproposito uomini sempre sbagliati e - guarda caso - perlopiù approfittatori, il buttarmi a capofitto in un'impresa senza pensare ai rischi ma solo ai benefici che avrebbe comportato. Rimpiango di non avere più fiducia alla cieca.

Ma è un attimo, un momento. Una lacrima fugge rapida sul piano inclinato della Vita per non farvi più ritorno, per trasformarsi in qualcos'altro, in valore sperimentato e sperimentale, per essere libera di piovere su mondi diversi. Più saggi, forse, o solo più giusti.

Ho le mani fredde. Il pensiero traballa.
Eppure sotto la cenere di un riflesso dolente si nasconde l'uovo della bellezza perfetta, protetto dal calore del fuoco ormai spento. Perchè la bellezza nasce dalla Vita come il riso da un viso ormai troppo stanco di pianto.

Quindi questo è un giorno d'Amore.
Per me e per tutti coloro che ancora sanno tendere un amo senza mollare la presa.

Francesca



sabato 24 dicembre 2011

Auguri!



"Pensando al Natale passato mi accorgo
che di molto diverso era allora il mio Borgo.
In un anno danzando tra ombre ed ustioni
ho aperto la porta a lucenti visioni

di spirti gentili, di Verbi solenni,
di memorie perdute che un giorno rinvenni
nel cassetto del Tempo, confuso, mordace,
che il ben d'Intelletto fa ognora più audace.

Or più non mi scontro con vili e potenti:
alla loro progenie ne lascio i lamenti.
Ne suggano il senso, se ancora resiste,
e plasmino scuse per vacue riviste.

A me resta il mondo innanzi da aprire,
un Cosmo sontuoso per cui non perire
tra incesti, menzogne e brame meschine
che sanno d'aceto e di blasfemo crine.

L'Amore mio dunque - perduto nel mondo -
allieti il sorriso e poi renda giocondo
chi solo festeggia od in compagnia,
malato di gruppo o di misoginìa.

Il pensiero vivente rincorre la Luce:
non ha cor perfetto nè sguardo poi truce.
E' sintesi umana, immanente, serena
dell'Uomo ch'ancora non lascia la scena
ma resta fedele, integerrimo, unito
allo Spirito informe che mai ha tradito.

E' l'Uomo sottile, che lotta, sincero.
Che ha colto il senso dell'essere intero.
E' lontano, vicino, non ha nome eppur credo
di amarLo, quest'Uomo. Ch'è Uomo davvero."


Buon Natale a tutti dal più profondo del mio cuore, con particolare dedica a tutti gli amici, le persone care, la famiglia e coloro che mi sono stati vicini nel Bene e nel male senza pregiudizi e farfanterie di sorta.
Francesca

giovedì 22 dicembre 2011

Rouge et noir



A Roma siamo passati dall'inverno brasiliano a quello lappone nel giro di 3 giorni.
Ed io, pur cercando di scaldare casa dando libero sfogo ai termosifoni senza preoccuparmi troppo delle violente conseguenze sulla bolletta, devo comunque rassegnarmi ad avere 16 miseri gradi tra le mura domestiche.
Va bene che il freddo mantiene giovani ma così io rischio - più che di preservare la pelle - di regredire alla prima infanzia! L'alter ego al femminile di Benjamin Button....
Soluzione? Ma insomma!
Mi sono o no svenata per pagare un abbonamento annuale alla palestra più figa del mondo?
A momenti lì dentro ci mettono anche il supermercato, un hotel, il noleggio auto e un aeroporto privato.
Perchè il resto c'è già tutto!
Quindi?
Quindi fuggirò a scaldarmi le chiappe nella super piscina e nel super mega idromassaggio per 25 persone in cui mi ritrovo costantemente da sola....
Certo, lì l'invecchiamento sarà precoce ma almeno mi metto al riparo dalla tubercolosi del 2000.
Un'artista che si ammala e muore di tubercolosi accanto all'amante che la piange disperato.
Dio, è una banalità che non mi perdonerei mai, nemmeno nell'oltretomba!!!!

Francesca

mercoledì 21 dicembre 2011

Il grande "Boh!"


 
I morti non saranno mai tali fino a quando noi li porteremo nel cuore. 
Fino a quando avremo la forza di piangere per loro anche a distanza di secoli dalla loro scomparsa. 
Fino a quando l'Amore che ci hanno lasciato sarà più importante di qualsiasi schianto, di qualsiasi abbandono, di qualsiasi silenzio. 
Non sono solo parole. 
Almeno per me. 
Non lo sono mai state.

Buon Natale, miei dolci e inafferrabili Amici, Amanti, Custodi d'infiniti segreti.
Non siamo poi così lontani.
Francesca


martedì 20 dicembre 2011

Funghi e meraviglie



"Let me go home".
In questi giorni di convulsi pensieri e placide azioni ho la coscienza che rimorde più che mai pensando a ciò che dovrei fare e continuo a procastinare senza alcuna ragione apparente.
Eppure una ragione - nascosta tra le nebbie della coscienza - pur vi sarà.

E' un Natale strano, quello che sta per arrivare.
E di nuovo non so dire perchè.
Qualcuno inizierà a sostenere come io abbia le idee poco chiare su tutto ciò che mi circonda.
E in parte dirà il vero.
Ma non è un delitto lasciare la porta aperta al dubbio, di tanto in tanto.
Sono certa della solidità della mia nave e della sua prontezza nelle virate improvvise, del carico che porta e di dove un giorno dovrà attraccare. Solo non ho la più pallida idea di come arriverà a destinazione, per quali canali misteriosi, cascate nascoste, rapide tumultuose e laghi silenziosi.
Una sola cosa è ben definita nella mia mente: non ho più timore di focalizzare la destinazione.
Mi sono nascosta al mio destino per troppi anni, la quasi totalità della mia vita.
Perchè forse temevo la responsabilità, temevo un peso che ritenevo insopportabile considerata la mia presunta fragilità.
Tuttavia ho scoperto - a sole mie spese - che la fragilità è solo il volto mansueto e amorevole della Forza.
Quella vera.
Quella che ti soccorre nei momenti di pericolo, che ti solleva come un fuscello per farti correre più veloce, che ti scalda nelle tormente inattese dell'esistenza.
Il dubbio e la fragilità apparenti sono le armi con cui un essere umano onesto verso se stesso combatte in silenzio per la giustezza della propria vita. Fino a che un giorno non si accorge che quelle qualità sono state arginate lasciando spazio ad altre perchè giù, nel profondo, nel buio della coscienza dove ha origine la scintilla della vita, è diventato qualcos'altro, qualcosa di completamente nuovo, a cui è ancora incapace di dare un nome.

"Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla."
Lao Tzu

Buona attesa densa di stupore a tutti.
Francesca

Lanterna magica



Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela.

Lao Tzu


domenica 18 dicembre 2011

Medioevo metropolitano



Davvero sconfortante rendersi conto a qual punto di massimo degrado si sia spinta la nostra società, che di civile ormai ha davvero poco.
Sabato pomeriggio, ore 13.30, via Boccea, Roma.
Un tizio su una moto ad un incrocio EVITA di darmi la precedenza. 
Io di certo non metto a repentaglio la sua vita ma gli faccio semplicemente capire che la sua è un'infrazione.
Risultato?
Il tizio - sociopatico direte voi, anche se a me è parso un comune cittadino italo-romano - mi insegue, affianca la mia auto, dà un calcio alla portiera. Quando la coda costringe la mia macchina ad arrestarsi si avvicina al finestrino urlando ogni tipo di insulti e minacce.
Io abbasso il vetro e con molta pacatezza mi limito a dire : "Mi scusi, ma a quell'incrocio, chi ha la precedenza?"
L'uomo, strozzato dalla propria incapacità di linguaggio e dal torto evidente, insiste con gli insulti (che riguardano me, mia madre, il mio aspetto, persino i miei occhiali!) e si fa via via più minaccioso anche fisicamente.
Avvicinandosi sempre più al finestrino pone il braccio destro nel classico atteggiamento di chi vuol "menare le mani" e urla: "Brutta p....., ti faccio cadere tutti i denti!". 
Io quietamente rispondo: "Bene, poi andiamo dai Carabinieri e vediamo che succede."
L'uomo pare spiazzato. Continua a vomitare improperi ma inizia ad arretrare, probabilmente sorpreso dalla mia calma e compostezza, dal mio non retrocedere spaventata di fronte alla sua barbarica "mascolinità". 
Infine accellera e mentre la moto parte si volta per regalarmi il suo sputo benedetto che per fortuna, invece di colpire me, si accascia sulla portiera della macchina.
Le auto dietro clacsonavano irriverenti. Quindi, nonostante l'evidente stato di shock in cui mi trovavo, mi sono spostata poco più avanti e mi sono fermata in uno spazio libero per lasciare la strada sgombra.
Le gambe mi tremavano e le lacrime cominciavano a salirmi agli occhi.
Ma non ho pianto, no: questa soddisfazione non se la meritava.
Non intendo soffermarmi troppo sull'episodio che si commenta da sè.
Vorrei spendere però due parole su tutte le persone che - mentre il malintenzionato mi aggrediva in piena luce - si "godevano" lo spettacolo senza intervenire, pur vedendo minacciata chiaramente l'incolumità di una donna. 
VERGOGNA!
In effetti non sono molte parole. Solo una. Ma è più che sufficiente.
Tutto sommato penso che mi sia andata bene. 
Perchè sono rimasta calma. Perchè ho risposto pur senza provocare.
Ma ho rischiato la famosa "papagna" sul muso. L'ho avvertito chiaramente.
Non so bene come spiegarlo: probabilmente l'animale uomo che è dentro di noi percepisce in modo efficace il pericolo che gli sta innanzi e lo sa anche quantificare in un infinitesimale lasso di tempo.
Se mi avesse picchiato sarei potuta svenire o riportare danni seri. Era comunque un uomo di 40 anni ben piazzato, alto un metro e 85, e il suo braccio mi avrebbe colpito in pieno viso dall'alto verso il basso, posizione che avrebbe "agevolato" il verificarsi di danni ingenti.
Chissà, forse se mi avesse spaccato la faccia i VERGOGNOSI passanti avrebbero pure portato una foto ricordo a casa, oltre alla sporta della spesa.

VERGOGNA!

Francesca

martedì 13 dicembre 2011

Pubblicità progresso???



Chi di voi fosse interessato al calendario 2012 nato dalla collaborazione fra la sottoscritta e il grande fotografo Franco Gallo è pregato di scrivermi al seguente indirizzo mail: francesca.giordanino@fastwebnet.it
E' inutile dire che tutta la questione è di estrema serietà quindi non saranno tollerati commenti fuori luogo. Mi scuso con le persone civili che popolano la rete ma cercate di capirmi: prevenire è meglio che curare!

Buona serata a tutti.
Francesca

"Auto blu" vs "Auto-bus"






Oggi solo "tagli", niente parole.
Francesca

lunedì 12 dicembre 2011

Roman Express



E infine è arrivato il momento che la mia cara amica Virginia - a cui spedisco un gigantesco gelato virtuale alla crema! - aveva previsto mesi fa.
Il momento in cui chi mi ha buttato via come uno straccio usato è tornato a bussare alla mia porta e - sorpresa! - ha trovato chiuso. E per di più senza rancore.
Già.
Perchè il rancore è simbolo comunque di interesse, di sentimenti pur controversi.
L'indifferenza invece... Beh, quella fa male, perchè non ci sono armi per combatterla.
Ci si può solo rassegnare di aver perduto qualcuno lungo il cammino a causa della propria inadeguatezza o scarsa considerazione verso chi s'impegnava per offrire sostegno, vicinanza e affetto pressochè illimitati. 
Il lato triste della vicenda è che da parte mia - come prevedevo - non c'è alcuna soddisfazione nel constatare il proprio distacco emotivo da qualcuno a cui si è regalata una parte del proprio cuore.
E' di fatto una sconfitta a livello umano.
Certo, a me rimane la consolazione forte di non essere stata la principale responsabile di una tale fine, di aver lottato come un leone prima di tirare i celebri "remi in barca".
La Giordanino non è amica per chiunque.
Soprattutto non lo è per chi pensa di poterla mettere in una vetrina e tirarla fuori a proprio piacimento.
Il treno passa una sola volta. Può magari fermarsi a lungo alla tua stazione e tollerare un grosso ritardo pur ingiustificato.
Ma quando il convoglio è partito, non c'è più ritorno.

Francesca

"E' giusto e appropriato ricambiare la gentilezza della gente".
Confucio


sabato 10 dicembre 2011

Friends will be friends

Si avvicina il Natale.
Già immagino le persone affannate nel tentativo di far quadrare i conti per comprare il costosissimo orologio alla moda o il cappotto griffato o un altisonante gingillo che soddisfi più l'ego del compratore che di colei che andrà ad indossarlo.
Dovremmo invece pensare ad altro.
Pensare a quanto già possediamo (perchè chi, al giorno d'oggi realisticamente, non ha un cappotto con cui difendersi dal freddo?) e quanto avvizzito sia al contrario il nostro spirito.
Forse la "crisi" - più che un ostacolo - è una grande opportunità.
E' un modo per tentare di recuperare valori umani che sono stati calpestati dal consumismo, archiviati, sepolti sotto tonnellate di falsi bisogni.
Stamattina ho fatto l'albero di Natale.
E mentre sistemavo luci bianche e campanelle d'argento pensavo a quanto sarebbe stato bello poter godere di una cena fra amici prima di festeggiare il nuovo anno per condividere quel calore un po' speciale che - siate atei, miscredenti, buddhisti o ebrei - si respira in questo periodo.
Poi mi sono accorta che in realtà di "amici" veri con cui sedermi intorno ad un tavolo che può ospitare fino a  10 persone non ne ho. Non in simile numero almeno.
E mi sono intristita. 
Allora ho pensato di scrivere questo post e di lanciare un appello a chi invece possiede una simile fortuna.
Lasciate stare lo shopping compulsivo e stressante!
Nei pomeriggi da qui alla vigilia cucinate e organizzate un incontro con le vostre persone care, magari quelle che avete accantonato in nome della "quotidianità", quelle che date per scontate, quelle che avete dimenticato di amare ma che forse ancora vi amano, in silenzio.
Regalate loro un sorriso, un po' di affetto, un attimo del vostro prezioso tempo.
E fate in modo che loro facciano lo stesso per voi.
Sedetevi intorno ad un tavolo e gustatevi cose buone preparate con le vostre mani: ne apprezzerete ancor più il valore e l'unicità. Giocate con i vostri amici - qualsiasi età abbiate. Riscoprite il piacere di stare insieme, di condividere, anche di confrontarsi su idee differenti, perchè no?
Essere amici non significa necessariamente avere le medesime opinioni. 
Io invidio - in senso buono ovviamente - chi potrà godere di una simile gioia.
A me è negata.
Ma chi potenzialmente la possiede, non si lasci sfuggire l'occasione.
A volte certe possibilità non si ripresentano tanto facilmente nel corso della vita.
E quando ce ne accorgiamo spesso è troppo tardi per tornare indietro.
Buona giornata a tutti.

Francesca

“Lo splendore dell’amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l’ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi.”
R.W. Emerson

Il segreto del (loro) successo



Il sistema capitalistico.

Una vasca piena d'acqua: il capitale.
Il mocio vileda - strizzabile o imbevibile alla bisogna - : il consumatore (ossia io, tu e tu, miliardi di "tu").
Quello che tiene in mano il (o milioni di) mocio vileda - con relativo secchio ad personam: il capitalista.

Ora. 
Qualcuno mi vorrebbe gentilmente spiegare come riesce a convivere un sistema simile con i valori sanciti dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo? 
Perchè da sola proprio non riesco a capirlo.

Francesca

Ai confini della realtà


Comincio ad avere dei sospetti seri sulla TAV.
Sospetti che vanno ben al di là della politica e dell'economia.
Questo insistere a tutti i costi per costruire un tunnel di fatto inutile dentro ad una montagna mi fa nascere numerose "pulci" nell'orecchio.
Copertura?
Sì, d'accordo. Ma per cosa?
Domanda legittima.
Mmmm, di solito nelle montagne o si custodiscono armi nucleari o si costruiscono rifugi molto particolari.
E se avessero deciso di usare i lavori per la TAV come copertura per qualcosa di più grande, più segreto e immensamente più pericoloso se divulgato pubblicamente?
Significherebbe forse che i Maya non si sbagliavano poi di molto riguardo ai nostri tempi quanto mai incerti e che - ironia della sorte - saremmo costretti a considerare 2012 più di un banale film catastrofico in perfetto stile Hollywood.
Enfin, spiegherebbe senza troppi se o troppi ma l'accanimento altrimenti fuoriluogo per una banale linea ferroviaria.
Sarà che ormai sono appassionata di complotti e misteri ma la cosa mi puzza.
Mi puzza un bel po'.
E quando c'è una puzza del genere un motivo c'è sempre, che si veda oppure no.

Francesca

venerdì 9 dicembre 2011

Ora et labora



Penso sempre più che le persone in grado di brandire la spada dell'intelletto al giorno d'oggi abbiano una grande responsabilità nei confronti del loro prossimo.
Io la sento, questa responsabilità.
Non perchè desideri considerarmi un'intellettuale in modo vanesio ma perchè sono cosciente della realtà dei fatti, realtà che una modestia a poco prezzo non farebbe cambiare.
E' una responsabilità tragica, quella che avverto.
Probabilmente è della stessa natura di quella sentita da Cassandra: ineluttabile e foriera di generale incredulità.
E infatti la mia vita è da sempre circondata da entrambe queste caratteristiche. 
Ma ormai ho imparato a fare di "necessità virtù", come insegnava qualcuno.
Perchè è l'unico modo per andare avanti.
Perchè si deve necessariamente combattere con l'arsenale che si ha a disposizione.
Perchè - di tanto in tanto! - gli aiuti prodigiosi giungono nonostante la nostra completa mancanza di fede.

Quindi buonanotte.
Cercherò domani di fare più di quanto non abbia fatto oggi per il mio prossimo.
Significhi ciò anche leggere una pagina di libro in più, svolgere un compito fastidioso e rimandato da tempo, mantenere attivo un corpo che un giorno potrebbe tornare utile nelle emergenze, continuare a crescere per quanto mi è possibile farlo, con umiltà e vigore.

Buonanotte a tutti gli affaccendati mistici tendenti alle lacrime facili.
E anche a tutti gli altri. 
Francesca

giovedì 8 dicembre 2011

Camera caritatis



Non c'è nulla di meglio per guarire da una vecchia delusione che riceverne una nuova ancora peggiore.
Francesca

mercoledì 7 dicembre 2011

Detti e contraddetti



"Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti."
Karl Kraus

Qualsiasi commento sarebbe superfluo.
Francesca

martedì 6 dicembre 2011

Stelle e bonsai



A volte il lavoro non c'è.
La pasta per i ravioli non lega e si deve buttar via tutto l'impasto.
E il telefono non dà cenni di vita.

A volte cadono le foglie dall'albero perchè sta arrivando l'inverno.
Ed è inutile tentare di fermarle o raccoglierle.
Bisogna solo aspettare, aspettare che sia caduta fino all'ultima foglia. 

In simili frangenti - per quanto strano sia - ci si sente davvero sulla strada giusta.
Se si sopravvive alla botta...
Francesca

domenica 4 dicembre 2011

Turgenev

I figli degli uomini famosi non ereditano mai il talento del padre, ma solo il naso!
Karl Kraus

I figli dei famosi che si sentono "arrivati" per diritto di nascita.
E con quale arroganza! Con che presunzione!
E invece nella maggior parte dei casi sono solo "paraculati" per nascita.
Il talento non si trasmette con il seme come il colore degli occhi.
O perlomeno...
In molti casi questo "fil rouge" propone eccellenti eccezioni.
"Ciao. Dato che sono a Roma allora ho pensato di chiamarti".
"Ciao. Visto che sei a Roma un bel "E 'sti c....i" non ce lo mettiamo?"
Dopo mesi di silenzio doverti anche "onorare" come un vip...
Grazie. Anche no.
Buon viaggio di ritorno.

Francesca

venerdì 2 dicembre 2011

E guerra sia



Chi mi segue abitualmente non potrà crederci ma... 
Il mio vicino sta usando la sega circolare.
LA SEGA CIRCOLARE? DOPO 4 MESI?
Lo perdonerei solo nel caso in cui avesse deciso di optare per un eccentrico suicidio di gruppo.
In qualsiasi altro caso sono certa che la giustizia karmica lo punirà: minimo il suo vicino - in un raptus di follia - deciderà di ristrutturare l'appartamento in stile bunker degli anni '40, con tanto di sveglia militare alle 5 suonata dalla tromba e percorso di guerra con esplosione simulata di granate e urla dei feriti dopo la battaglia.
A ciascuno il suo.

Francesca

Sogno o sono idiota?

Lorenzetti - Il Mal Governo (particolare)


In molti blog che raccolgono aforismi di grandi scrittori e filosofi succedutisi nell'arco dei secoli ho scoperto che le perle di saggezza senza tempo di Nietzsche, Aristotele, Buddha e Zola sono citate insieme alle frasi tratte dai "libri" di Fabio Volo.
E poi c'è qualcuno che osa dichiarare che non siamo vicini alla fine del mondo!

Francesca

giovedì 1 dicembre 2011

Sorprese



Dopo una notte sul divano per "incomprensibilità domestica" direi che non c'è niente di meglio che svegliarsi e scoprire che una propria foto è finita su Vogue!
Non ci credete???

Considerazioni: 
1. Franco Gallo è un genio assoluto!
2. Anche le giornate iniziate peggio possono avere risvolti positivi inaspettati.
3. Se ieri avevo bisogno di droga pesante per il mal di schiena, stamattina ho direttamente necessità di un osteopata via endovenosa.

Meno male che almeno ho cibo pronto per una settimana!!!
Francesca