lunedì 9 gennaio 2012

Oggi come ieri


DEDICATO ALLA MIA CARA AMICA VIRGINIA, CHE RINGRAZIO PER IL SUO AIUTO E LA SUA PAZIENZA

Luciano è un nome importante, nella mia storia personale.
E' colui che mi ha insegnato a sopravvivere.
A sopravvivergli.
Grazie a lui ho imparato che il sangue, una volta lasciato sgorgare da una ferita, prima o poi si ferma.
Prima di incontrare lui non lo sapevo. 
E quando lui mi ha fatto ciò che mi ha fatto pensavo che ne sarei morta.
Pensavo che il dolore mi avrebbe spazzato via come una foglia secca.
Ero convinta che la Vita non sarebbe continuata.
E quando il sole sorgeva ogni mattina dopo notti che parevano durare quanto gli inverni artici io non solo mi sorprendevo, ma mi arrabbiavo.
Io non riuscivo a respirare, ma il sole sorgeva comunque.
Non potevo pensare ad un futuro qualsiasi, e arrivava mezzogiorno.
Non riuscivo a credere che sarei invecchiata di un solo giorno, e già la sera spalancava le sue porte per inghiottire la mia anima come un buco nero senza memoria.
Il dolore rende ciechi, folli, insensati. E - above all - toglie il senso della prospettiva.
Da allora son passati anni. 
Luciano non è stato l'ultimo, solo il primo.
E il dolore di una perdita, di un inganno da allora non è si è mai rivelato inferiore grazie all'"esperienza".
Chi ama si spende. E si mette in gioco.
E quando i giochi sono chiusi sanguina, la prima come l'ultima volta.
L'unica differenza è che ora, a poco meno di 20 anni di distanza, so quali antibiotici prendere.
E quali fili usare per ricucire la ferita, anche senza Toradol e con la mano malferma.
Non fa meno male. Non farà mai meno male.
Durerà solo meno.
Questo sì. 

Francesca

13 commenti:

  1. Chi puo' dire cosa significhi voler bene qualcuno, amare qualcuno? Solo chi ha provato e c'e' riuscito... Ma anche in quest'ultimo caso, dubito che te lo possa insegnare.

    ciao
    Giacomo Galvano

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  2. Infatti nessuno mi ha insegnato ad amare.
    Quella è una dote - ahimè! - che ho appreso forse in un'altra vita.
    Fin troppo bene...
    Piuttosto mi è stato insegnato a sopravvivere.
    Ma tengo a sottolineare che nessuno ha voluto elargirmi preziosi doni in tal senso.
    Mi hanno solo lasciato nuda nella foresta e mi hanno voltato le spalle.
    In certi casi non c'è molta scelta: o trovi un modo per sopravvivere o muori.
    Busta A o busta B.
    Tutto qui.

    Francesca

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  3. Forse qualcuno ha provato a donarti quel che poteva/sapeva e tu non ti sei accorta... Forse le tue scelte non corrispondevano a cio' che tu avevi idealizzato... Forse il mondo e' pieno di forse ed uno dovrebbe un po' accontentarsi; cosi' come dice Terzani in uno dei suoi video su youtube... Forse ha ragione, Forse.

    ciao
    Giacomo Galvano

    PS dopo questo commento, FORSE, mi caccerai, forse :)

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  4. O forse molti erano solo stronzi ed io un'idiota che si faceva sfruttare.
    Ma forse, eh???
    Poi che le mie aspettative siano sempre molto elevate, è l'amara verità.
    Che farmi felice sia un'impresa titanica, è altrettanto vero.
    Accontentarmi?
    Chi si "accontenta" non si evolve.
    Se l'uomo primitivo si fosse accontentato non avremmo la ruota e manco il fuoco.
    "Ma sì, fa freddo e per cacciare dobbiamo attraversare i deserti a piedi, ma mi accontento!"
    Attenzione. Non sto dando ragione alla nostra società super consumistica in cui per "essere" devi "avere".
    Ma "accontentarsi" di un sentimento mediocre quando non si riesce a trovare quello che fa per noi sarebbe un abominio.
    In questo caso - e solo in questo caso - sì, sono incontentabile.
    Ma gli stronzi restano stronzi.
    E quelli che in un lontano passato mi hanno scaricato come un sacco di piombo giù dalla scarpata, lo sono all'ennesima potenza.
    Ma il Tempo aggiusta sempre tutto. E poi, come diceva Rochester:
    "Non c'è donna ingannata nell'amore
    che non possa punire il seduttore."

    Basta saper aspettare. E dimenticare.
    Il resto viene da sè.
    Un saluto

    PS: Io caccio solo quelli che mancano di rispetto con parole offensive e volgari. Avere un'opinione diversa dalla mia non significa essere passibili di censura. Non sono certo Torquemada!

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  5. Cosi mi piaci un po' di piu'; intendo la forza che ci metti quando scrivi in questo modo...ma cerca il video di Terzani che ti dicevo poco fa, e capirai :)

    Abbracci
    Giacomo Galvano

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  6. Non sono giornate facili queste.
    Io non so mentire, nemmeno quando scrivo come vedi.
    Tutto trapela.
    E' la mia condanna.

    Francesca

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  7. ...Ma sono giornate importati, perche' da li DEVI ripartire per dare una sterzata sempre piu' decisa verso cio' che desideri, vuoi per te.

    Dai retta a quel puntino luminoso che ti porti dentro, dai retta... :)

    Abbracci
    Giacomino Galvano

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  8. Questo - pur nello stordimento - lo capisco.
    Ma non è consolante, almeno per il momento.
    Fra 3 o 4 giorni sarà tutto finito.
    Ed io avrò imparato - forse - qualcosa in più.
    Per ora rantolo.
    Ed esco a cena con un amico anche se preferirei... Boh, non so. Non lo so davvero che preferirei.
    Sto messa KO!

    Il puntino luminoso c'è e mi dice: L'hai già vissuto. E sai che passerà.
    Forse è questo il punto: mi fa più male pensare che passerà. Non so se capisci.
    Ma passerà.
    Ed io dovrò rassegnarmi alla cosa.
    E continuare.
    Dopo avrò un po' di Luce in più, quella Luce che ora non riesco a sentire anche se è proprio dentro di me.
    Un bacio.

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  9. Ecco il video:

    http://www.youtube.co/watch?v=uQTg-AHlvhI

    Divertiti! :))

    Giacomino Galvano

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  10. Sai, penso di avere realizzato finalmente che il dolore che sento non è perchè mi sento ferita o umiliata o messa in secondo piano.
    Non sono poi così orgogliosa da non poterlo sopportare.
    Sento dolore perchè sono delusa, sempre e solo delusa.
    Quasi da tutti.
    Perchè nessuno (o quasi) si dimostra alla mia altezza.
    Nessuno sa riconoscere in me una persona di rango "differente" e si confonde con mille altri individui mediocri venuti prima.
    Sembrerà presuntuoso e forse lo è anche.
    Ma non mi frega.
    Questa è solo la verità.
    E io sono stanca di sentirmi delusa.
    Sono stanca di star male perchè le persone intorno a me non capiscono un tubo.
    E sono stanca di doverle pure stare a giustificare.
    Io non giustifico più nessuno.
    Se non hai i soldi, non entri in gioielleria.
    E non tenti di comprare un Cartier per 50 euro.
    E non ti lamenti se - dopo aver sbattuto in terra ill Cartier - si rompe solo perchè l'orologio precedente comprato dall'ambulante anche se finiva nel cesso funzionava.
    Le cose belle si rompono facilmente.
    Questo è.
    Ed io mi sono stufata di stare in mezzo a persone che non capiscono un cazzo.
    Ecco. Ho detto.

    Francesca

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  11. Ecco, questo e' il primo passo...il secondo dovrebbe venire da se, se hai capito :)

    Giacomino al naturale

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  12. Il secondo passo è usare la "democrazia" in modo diverso da quello che ho fatto finora.
    Le persone non sono tutte uguali.
    Bisogna imparare dentro di sè - e anche fuori - a fare dei distinguo.
    Voler bene a chi non è all'altezza della situazione produrrà sempre sfracelli.
    Questa è una dura Verità da accettare per me.
    Ma prima la "digerirò" e prima eviterò di fare ancora altri errori.

    Un abbraccio forte da una Roma congelata.
    Francesca

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  13. Perche' mai esisterebbe l'altra meta' per ciascuno di noi? Non e' un capriccio, non e' un vizio, e' una necessita' :)

    Mi lavo regolarmente con acqua fredda ed all'esterno, nonostante abbia un bagno. Cosi' mi sento piu' libero (non so come spiegarti) e non mi raffreddo piu' ormai da un po'.

    Non fatelo in citta', potrebbe essere controproducente!

    Abbracci
    Giacomino Acquafredda

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