sabato 14 gennaio 2012

Natura e Destino



Un caro amico oggi mi ha definito "gipsy".
Non perchè mi piacciano i gonnelloni floreali o vivere sulle roulottes.
Ma perchè sono una nomade, dentro.
E questo - a guardare in profondità ogni ruga della mia vita - corrisponde al vero.
Nessun posto al mondo lo sento come casa mia ma - piuttosto - avverto che la mia casa sia il mondo.
Non riesco mai a legarmi profondamente ad un luogo, ad un lavoro perchè mi piace l'idea di essere libera.
Libera di partire quando ne sento la necessità. Libera di scoprire cosa il futuro abbia in serbo.
Libera di essere, senza confini, Francesca.
Nel bene e nel male.
Invece - chissà perchè - tutti hanno sempre lottato contro questo istinto. 
Hanno cercato di incatenarmi, ingabbiarmi, vestirmi a loro piacimento come le Barbie che si trovano sulle mensole a cui puoi cambiar abito quando più ti fa comodo.
Ma io sono più indomabile di così. E l'apparenza a volte inganna perchè lascia intuire una dolcezza e una pacatezza che in realtà coesistono con altri lati decisamente più selvaggi della mia natura, con cui a tutti pare scomodo aver a che fare.
C'è chi mi consiglia di trovarmi un lavoro stabile, "chè già sei in ritardo".
Chi sventola apprezzamenti o deprezzamenti sulle mie scelte personali.
Chi passa dalla fase A fatta di complimenti e gentilezze alla fase B piena di scostumati insulti e atteggiamenti da sociopatico. 
Chi si sente in dovere e diritto di telefonarmi per qualche mese e poi sparire, pensando arrogantemente che quando tornerà io sarò lì ad aspettare, mansueta come un cucciolo di foca.
Io non sono un cucciolo.
Sono una donna autentica, fragile a causa di un passato tragico e avventuroso al contempo.
E forte, perchè a quel passato sono comunque sopravvissuta.
Cosa che non è stata affatto impresa da poco.
In più, sono sopravvissuta libera, nomade, curiosa come un gatto e fedele come un cane per il tempo che ritengo necessario ed opportuno. 
Questa è la mia condanna. La solitudine dell'essere sempre in viaggio.
E l'estasi che ne deriva.
Sì, il mio amico ha ragione.
Sono una gipsy e lo sarò per tutta la vita.
Nonostante tutto.
Nonostante tutti.
Quindi non cercate di catturarmi o ammansirmi o addomesticarmi.
L'Araba Fenice, quand'anche l'abbiate presa al laccio, brucerà per rinascere qualche metro più in là.
Al riparo da qualsiasi gabbia. Per sempre.

Francesca

3 commenti:

  1. Apri la porta,e prendi il cielo,accarezza le stelle e solleva il vento di passi eterni nalla tua libertà,nel tuo desio bel raggio solar.Di vita t'irrora il tuo dolce sorriso,di zingara mondana un po' bohemien!!! Con ammirazione andrea!

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  2. Zingara mondana un po' bohemien...
    Sì, ritratto perfetto!
    Grazie delle belle parole.
    Avrei una foto con cui commentare questo mio ritratto ma non posso proprio metterla.
    Ma grazie ancora!
    Francesca

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  3. Mi fa piacere!ci si ritrova su fb...

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