Non ho mai nutrito un odio particolare verso i fanatici del calcio.
Ora comincio ad averne in modo quasi inspiegabile e incivile!
Così come odio i maleducati, quelli che pur senza conoscerti ti danno del tu e quelli che ti salutano dicendoti "Ciao bella!" nonostante sappiano il tuo nome e abbiano a che fare con te in quanto seria professionista.
Odio le commesse che nei negozi parlano al telefono mentre tu sei lì che aspetti che abbiano finito di fare i loro porci comodi prima di fare il loro dovere.
Odio i bancomat che ci mettono 60 secoli prima di darti 20 euro.
Odio chi cita le frasi delle pubblicità come il vademecum della sopravvivenza nella giungla urbana.
Odio le approssimazioni e coloro che tentano di estorcere informazioni personali giusto per farsi una padella di cavoli tuoi.
Odio le donne che si "sistemano" e poi ti guardano dall'alto in basso come se avessero fatto chissà che nella loro vita.
Odio quelle che solo perchè si son fatte ingravidare pensano di essere migliori: vi informo, l'utero ce l'abbiamo tutte. E se ho deciso di non usarlo avrò le mie buone ragioni.
Odio il freddo che si prova al mattino in dicembre appena si "scoperchia" il piumone.
E odio il sugo rosso che si attacca al fondo della pentola che manco se lo raschi con la fiamma ossidrica viene via.
Odio quelli che si mettono il parrucchino per sembrare meno ridicoli.
Odio il giorno del mio compleanno.
E odio quelli che fanno gli esistenzialisti per sembrare fighi.
In compenso mi piacciono un sacco di cose.
Mi piacciono le rose bianche, gli uccellini che cinguettano la mattina presto, mettermi una biancheria sexy e scoprire che mi sta meglio di qualche mese addietro.
Adoro il profumo del caffè la mattina presto mentre sono ancora nel letto.
Mi piace l'odore delle camicie inamidate, l'onda che fa il gelato spalmato sopra il cono, il rumore della panna montata quando esce dalla macchina del gelataio.
Impazzisco per il profumo di Ikea, la sensazione calda quando entro nella vasca della piscina, la prima pagina intonsa di un libro appena comprato.
Mi piace essere stupita da una telefonata inaspettata, il suono dello champagne appena versato nel bicchiere e l'acqua super frizzante che gorgoglia giù per la gola.
Mi piace ritrovare il profumo di un uomo che adoro sul cuscino.
E mi piace il primo morso quando ho davvero fame.
Mi piacciono le confessioni da sobria, il cuore che batte forte al telefono, la bella calligrafia.
Adoro i pennini e i calamai, la ceralacca e aprire una lettera con il tagliacarte.
Mi piacciono gli autogrill in cui fermarsi lungo i viaggi.
E mi piacciono i viaggi. In macchina. Di notte o di giorno. Non fa differenza.
Mi piacciono le persone che mi prendono sul serio sorridendo. I regali sotto l'albero. Controllare le mail prima di andare a letto trovando sorprese gradite.
Mi piace far finta di dormire per farmi guardare nel sonno.
Mi piace Bach e cantare sotto la doccia, quando il vapore ovatta tutta la stanza da bagno.
E mi piace parlare da sola, anche in inglese, con la scusa di "ripassare la lingua" mentre in realtà faccio solo auto analisi.
Mi piacciono i sogni ad occhi chiusi e quelli da fare ad occhi aperti, le speranze che infondono, il coraggio che regalano.
Mi piace sapere di essere bella se devo partecipare ad una serata importante.
Mi piace indossare un vestito che amo e scoprire che lo amo sempre nello stesso modo, se non di più.
Mi piace il profumo del legno del mio violino, che è mio, e di nessun altro.
Mi piacciono le entrate trionfali, i grandi film hollywoodiani del passato, le attrici che con poco trucco sapevano commuovere.
Ma soprattutto mi piace essere stupita. Dalla vita e dal prossimo.
E mi piace, infine, questo blog e tutti coloro che lo leggono e lo leggeranno in futuro.
Perchè vivere senza condividere non ha poi molto senso.
Buonanotte a tutti.
Francesca