lunedì 18 ottobre 2010

Oltre alle gambe c'è di più



A volte vorrei solo essere nata uomo.
Avere la facoltà di far sentire la mia voce, di fare in modo che la gente dia ascolto alle mie parole piuttosto che fermarsi ad un decollétée, di avere una credibilità come persona, come artista, come essere umano evoluto. E invece sono solo una FEMMINA, sono soltanto un essere da catalogo, che non ha un suo valore intrinseco perchè glielo hanno estirpato. E per avere l'opportunità di dimostrare ciò che so fare devo faticare il triplo di un maschio pure mediocre. Perchè non è credibile che una bionda sia pure brava e intelligente.
Beh, informo il MONDO che invece è così, anche se sarò tacciata di presunzione. Me ne frego. E lo faccio per rivendicare il diritto di TUTTE le donne, il diritto di essere fiere della propria bellezza che non esclude a priori il valore, il diritto di essere mogli e direttrici di qualche azienda, il diritto di essere single e senza figli a 34 anni senza sentirsi dire "Ah, certo che il mondo è proprio cambiato!", il diritto di gridare ad una società vuota che due gambe da guardare non escludono un cervello fino e una proprietà di linguaggio da fare invidia ad un pluri laureato, il diritto di indossare una minigonna senza essere giudicate ed offese, il diritto di ridere e sorridere senza per questo venire etichettate come persone vuote e povere di spirito.
Fa paura una donna bella, intelligente, capace, colta, sensibile, talentuosa, schietta e non in vendita?
Beh, non è un problema mio. Non è un problema di tutte quelle donne che in questa descrizione si identificano. E' soltanto un problema del maschio italiano medio, che si sente minacciato e messo in discussione e preferisce relegare la donna ai due soliti vecchi antitetici ruoli, quello di santa o di puttana, di madre o prostituta, perchè così è facile, così diventa semplice manipolare e togliere potere. Ma la Verità non cambia solo perchè non la si vuole riconoscere come tale. Le donne belle e capaci non diventeranno meschine e sozze solo perchè la loro realtà le vuole così: continueranno a lottare, magari vinceranno e a volte perderanno, ma sempre con una dignità intoccabile, la dignità di chi non si è mai venduto, neppure per un secondo, di chi non ha ceduto alla logica perversa del dare-avere, di chi ha perdurato pur nella melma, nel dolore e nella sconfitta.
Oggi brindo alla mia salute e alla salute di tutte coloro che come me lottano in silenzio, emarginate da un mondo maschilista e vile che teme qualità che invece dovrebbe osannare come un valore aggiunto e andare fiero e orgoglioso di quel valore ogni singolo giorno.
A tutte le donne dico: non arrendetevi mai, perchè non si può mai sapere quando spunterà il sole!
E il sole alla fine spunta sempre, anche dopo la più lunga e gelida delle notti polari.

Francesca

5 commenti:

  1. beh da quello che scrivi non sembra proprio che vorresti essere nata uomo

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  2. Certo due belle gambe non escludono un cervello fino... ma come si fa a saperlo? Io due belle gambe le vedo da cinquanta metri... ma per scoprire se un cervello è fino mi ci vogliono almeno tre cene e un finesettimana... pensaci sorellina...

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  3. ...femmina significa essere superiore. L'uomo non lo accetta e continua a schiacciare......invece di essere contento...purtroppo il sesso debole siamo noi.

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  4. Capito per caso su questo blog in una notte in cui non riesco a dormire per dolori vari. Leggo qua e là, la notte scorre... poi mi ritrovo questo post, guardo le foto a margine, leggo qualche articolo qua e là dal web... Mi tornanoalla mente l'esergo di Celentano ad un suo disco di anni fa, alla canzone YuppiDu, mi sa che non avete presente...
    Un p' annoiato ed infastidito. O forse ho un'altra idea di comunicazione, di messaggio, di luce e di suono, di donna e di uomo....
    Prendo un analgesico, fuori fa freddo e la luna quasi piena è travolta dalle nubi in corsa. L'inverno sta arrivando.

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  5. http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2010/11/il-riscatto-delle-donne-il.html

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