giovedì 21 ottobre 2010

Parimpampù


A volte mi chiedo come si possano tenere insieme i pezzi di una vita andata storta.
Quando dopo aver provato e riprovato e riprovato ancora ti ritrovi sempre e comunque col culo per terra, a dover ricominciare daccapo, senza neanche più sapere con quali forze, con quali speranze.
Ebbene sì, lo ammetto, la mia vita assomiglia terribilmente a quella di un personaggio di Dickens (e di certo non mi riferisco al Circolo Pickwick): una lunga, funesta serie di guai a cui - non si sa bene come nè perchè - sono riuscita a sopravvivere in qualche modo.
Qualcuno direbbe che "sopravvivere" non è vivere.
A quel qualcuno ora potrei rispondere che a volte "sopravvivere" è già abbastanza.
Riuscire a tirare il fiato tra una sfiga e l'altra è già abbastanza.
Riuscire a finire un libro tra un apocalisse e l'altra, è già abbastanza.
Quindi penso che da oggi in poi smetterò di fare progetti. Sì, vivrò la mia vita come se dovesse finire domani, con la stessa spassosa follìa e - perchè no? - il medesimo coraggio.
In fondo, a ben pensarci, tutti i desideri formulati negli ultimi 20 anni sono andati in frantumi, ogni singola speranza, ogni scarsa ignobile misera fallace capacità di rimanere aggrappati a qualcosa è stata del tutto vana, inutile.
Sono andati in frantumi i miei riferimenti, ogni affetto, anche l'ombra che essi rappresentavano.
Sono finite le illusioni e i miei occhi si son dovuti ancorare alla realtà, perchè non si può far finta di vivere in un film di Hollywood pur di non vedere lo schifo che ti circonda.
Beh, certo, alle volte fa un po' male. Altre volte ancora fa solo incazzare. Altre volte ancora ti fa solo venir voglia di fare una valigia e sparire senza lasciare traccia di te ad un mondo che - si sa - neppure noterebbe la differenza.
So che chi mi sta leggendo potrebbe giudicarmi noiosamente melodrammatica.
E quanto vorrei che non si sbagliasse!
Ma la verità è un'altra. La Verità è che io sono ancora su questa terra ma davvero non riesco a capire con quale scopo. Ogni tanto penso che Dio si diverta con me, che "tiri la corda" per vedere in quale punto si spezzerà, se si spezzerà. Mi chiedo persino se avrà puntato dei soldi, su questa faccenda....
Certo, certo, l'umorismo è una via di salvezza niente male.
Non per nulla Woody Allen rimane uno dei miei registi preferiti.
Ma ci sono certi giorni in cui proprio non basta prendersi in giro.
Ci sono dei giorni in cui si vorrebbe solo prendersi sul serio ed essere felici, o rendersi almeno conto che il prezzo che si è pagato all'infelicità aveva uno scopo, che la sera prima di andare a coricarsi nel proprio letto il bilancio non fosse sempre e comunque al negativo.
Oggi è uno di quei giorni. Ma so che passerà. So già che domani mattina mi sveglierò e avrò in mente solo Brahms e Sherazade, poi forse qualche pagina de "Il Castello" e ancora tanti colori per un nuovo acquerello.
Poi forse riuscirò ad avere il tempo di guardare qualche fotogramma de "Il Signore degli Anelli" e sentirmi un po' elfo e un po' Frodo nella lotta per la Vita, e poi magari mi verrà in mente di fare una torta o dei biscotti alla cannella per dimostrare a me stessa che sono ancora viva, che non mi sono spenta, che ancora l'energia del cosmo passa sotto le mie dita sotto forma di corde, farina e pennelli.
E so già che per qualche istante - breve ma significativo - avrò l'impressione di avere ancora il cuore di una bambina di 6 anni e forse impastando uno speculoos mi metterò a cantare "Jeeg Robot d'Acciaio" o "L'incantevole Creamy" perchè in fondo i miei sogni sono ancora freschi e profumati come quelli di quell'esserino alto neppure un metro, che fuggiva lontano da casa e da tutti gli orrori leggendo una riga di Cioncionblu o ascoltando qualche nota di Lalabel.
E allora sì, domattina farò così: mi alzerò senza guardarmi allo specchio con il mio orso di peluche ancora stretto nel pugno della mano destra, tirerò su la tapparella e con il naso puntato verso il cielo aspetterò per 5 minuti l'Arca della Stella Piumata come se questi 32 anni non fossero passati invano, come se non fossero passati affatto.
E magari domattina avrò la mia buona occasione, il mio turno dorato per la felicità.

Buonanotte
Francesca
                                  

4 commenti:

  1. hai una sensibilita' incredibile.
    roberto

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  2. Grazie Roberto.
    Felice di darti questa impressione.
    Buona serata
    Francesca

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  3. io non prenderei tutto troppo sul serio... cercare... ostinatamente uno scopo, un motivo che possa spiegarci perchè siamo al mondo, può alla lunga offuscare la naturale percezione dello stesso nel momento dell'illuminazione... lasciati andare, fai scivolare tutto via, prenditi un momento tutto tuo... non è piu tempo di passioni e patimenti, eccessi e turbini... vivi la tua vocazione con diligenza e lascia che il cosmo ti accolga di nuovo nel suo paterno abbraccio...è il tempo del silenzio e dell'osservazione appartata... della calma... e poi quando ci vediamo porto un dvd di Lamu...

    tuo fratello di due vite fa

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  4. Mio fratello?
    Di due vite fa per giunta?
    Beh, bell'immagine in effetti.
    E grazie per le tue parole: sono come un balsamo prezioso e delicato.
    E assolutamente accolgo l'idea del dvd di Lamù con gioia!!!!!!!

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