giovedì 14 ottobre 2010

Il cerchio della vita




E' inutile. Quando le giornate iniziano senza una meta finiscono a cioccolatini scartati davanti alla tv spazzatura. E così ti ritrovi con i pantaloni di pelle indossati per l'appuntamento mancato della mattina a decongelare un pranzo che farebbe orrore ad un ergastolano. E pensare che appena sveglia avevo il neurone mattiniero iperattivo e scalpitante! Ok. No panic. Bisogna riorganizzarsi per domani. Nell'ordine queste saranno le faccende che cercherò di sbrigare dalle 8 alle 19 del 15 ottobre 2010.

  1. Colazione, pulizia della casa e della sottoscritta;
  2. Almeno un'ora di Sevcik op.2 per punirmi dei bagordi di oggi. Per i non addetti ai lavori questo risulterà di difficile comprensione. Vi basti sapere che è sullo strumento l'equivalente di 250 addominali per qualcuno in sovrappeso!
  3. Studio del concerto di Mozart Kv 219 (ma c'era proprio bisogno di chiedere tutti e tre i movimenti all'audizione??? Mah!) e del concerto di Brahms. Estratti di quest'ultimo: non mi chiamo Ercolino sempre in piedi di secondo nome.
  4. Ripasso di tutti gli ottomila passi e soli orchestrali. E fin qui si saranno fatte le 14.
  5. Posso mangiare? Ne dubito. Devo perdere almeno 4 kg e tutte le volte che mi avvicino ai fornelli vedo comparirmi davanti le ricette del maledetto Santin, una stragoduriosa hit parade di tutti i dolci più golosi e ingrassanti dell'universo;
  6. Palestra. Insomma.... Va bene la mens sana.... Ma qui si diventa tutti il Gobbo di Notre Dame a forza di sviolinate mattutine!
  7. Posta. Ho circa 15 cd del mio album di tango disposti sulla scrivania pronti per essere spediti a varie agenzie artistiche italiane da circa.... un mese????? Con tanto di lettere di accompagnamento scritte, stampate e firmate! Accidenti all'altalena umorale.....
  8. Pc dal medico. Se non lo faccio domani non lo faccio più, lo sento. E ' come un segno premonitore. A proposito, ho accennato al fatto che ho la sindrome della visionaria? Riesco a sapere le cose in anticipo, a parte i numeri del super enalotto, ovviamente! Il che potrebbe essere un vantaggio, se tutte le previsioni non riguardassero quasi esclusivamente calamità naturali e sfighe quotidiane.
  9. Spesa. Minimo una torta dopo il digiuno a pranzo e la palestra me la sono meritata, no? Facciamo allora un arrostino con le patate? Una tagliatella fatta a mano con un sughetto allo speck? Vabbè, mi farò cogliere dall'ispirazione del momento e domani posterò ricetta e fotografia del piatto succulento.

E siamo arrivati alla fine. Ovviamente dopo una tale giornata MINIMO mi toccherà andare a letto alle 8 di sera, se non voglio che qualche carro dell'AMA decida di riciclarmi nei rifiuti organici.
Tutto ciò per espiare il senso di colpa. Pensa un po' che roba.... E sono due anni che vado in psicoterapia! Se non fosse stato così minimo minimo stanotte mi sarei costretta a partecipare ad una missione d'addestramento militare con percorso di guerra, ponte tibetano, lancio col paracadute e passaggio obbligato sopra un tappeto erboso zeppo di mine antiuomo.
Ma almeno dopo avrei dormito il sonno dei giusti!

Ne sarebbe valsa la pena, non credete?
A bientot!

Francesca

4 commenti:

  1. ...a parte la stessa musica che ci accompagna le giornate violinistiche, l'araba fenice è il simbolo giusto per noi che viviamo la vita intensamente; le cadute, le rinascite fanno parte inevitabilmente del nostro percorso accidentato!
    Buone scritture, ti seguirò!
    Cristiano

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  2. Caro Cristiano, grazie! Sarà un onore per me.... E' un modo come un altro per sentirci vicini!
    Bacionissimi

    Francesca

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  3. Adoro le storie... soprattutto quando la fine deve essere ancora scritta...

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  4. Oddio, un commento misterioso! Chi sarà mai questo soggetto che vaga nell'etere e come Lupin non lascia traccia di sè?????
    Curioooosaaaaaa.....

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