venerdì 22 ottobre 2010

Cambio di stagione



A volte mi chiedo cosa esista di più meraviglioso che stare con il viso appoggiato ad una tavola sonora e sentire le dita scivolare con ingordigia sulla tastiera, producendo un mondo di suoni paradisiaco per le orecchie e per l'anima. E' quasi come intravedere squarci di Paradiso, una rivelazione perpetua su Verità antiche, ancestrali che noi tutti sappiamo e che solo abbiamo dimenticato. E il suono, quasi fosse un mago travestito per non farsi riconoscere, riporta alla coscienza le immagini di vite passate o future, una metempsicosi continua che fluisce dallo Spirito per lo Spirito.
Ecco, quando riesco a percepire la mia sostanza penetrare così tanto nel fulgore dell'arte sono certa che Dio esista e ovunque sia mi sorrida birichino e malizioso, quasi strizzando un occhio, compiaciuto di sè e dell'opera sua....

Francesca

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