martedì 2 novembre 2010

Le mille e una morte...... opppsss....notte!


Siamo veramente al capitolo finale:
http://www.repubblica.it/politica/2010/11/01/news/ruby_stampa_estera_emmott-8637163/

http://informarexresistere.fr/dopo-le-balle-di-berlusconi-tensione-con-legitto-arriva-denuncia-per-il-premier

Vi rendete conto che la Repubblica on line relega il caso ad un misero quadratino sulla propria home page?
In più mettono l'argomento sportivo del momento (la lite Cassano-Garrone) accanto per sviare l'attenzione.
Ma vi sembra stampa libera questa? Non ci credete? Verificate voi stessi: http://www.repubblica.it/
Per fortuna esiste chi ancora ha il coraggio di dire la verità: http://www.ilfattoquotidiano.it/
Questo invece il testo steso dalla questura di Milano in cui Ruby è indicata come nipote di Mubarak:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/31/ecco-il-testo-della-relazione-della-polizia-che-prova-linganno-del-premier/74603/


Avete guardato bene la foto? Scommetto di sì. Questo è quello che esportiamo, queste sono le "donne" che rappresentano un intero paese, la classe dirigente, le madri le mogli e le lavoratrici, le artiste di questo marcio stivale.  Questo è ciò che volete lasciare in eredità ai vostri figli? Questo è quello che volete che essi si ritrovino quando saranno cresciuti, uno stato di mignotte e papponi, di pederasti, sfruttatori e mafiosi?
Sapete cosa pensano all'estero di noi?

"Italy doesn't belong anymore to the civilized part of this world. With a jolly joker called Berlusconi heading a government of harlequins busy to keep the one who gave them richness out of jail, the country is the Wild West of Europe. Mafia and a mafia government is destroying the country. Bungabunga means for ever Italy like spaghetti does. This is the only achievement of Berlusconi during his political carrier. Even Pinocchio can do better."

E ancora:
"Berlusconi is only a symptom of the Italian disease: corruption is so widespread, that Italians tolerate it and consider it normal. From the moment you assume that all politicians are corrupt, Berlusconi becomes perfectly normal. In fact, he is the best at this game: he is the richest person in the country, thanks to his skills at breaking all rules. He has not become rich by producing world class products, but by cheating his way to the top. He is the most successful at the game, therefore he deserves to rule a country that admires that kind of performance. And, thanks to his control of a sizeable proportion of the Italian media (besides the Italian secret services), those who dare to cross him, become the object of a campaign of fierce attacks, based on dirt dug up by his "investigative journalists". The point here is to discredit opponents but, as a bonus, drag everybody down to his own level, to show that nobody is above reproach, therefore his behaviour is own perfectly normal."

Quelli che ho sopra citato sono alcuni commenti postati sul servizio di "The economist" del 1° novembre intitolato guarda caso "Bungled Bungled":
http://www.economist.com/blogs/newsbook/2010/11/silvio_berlusconis_latest_scandal?fsrc=scn/fb/wl/ar/bungled

Forse è giunta l'ora che ciascuno di noi capisca quanto responsable sia di come vanno le cose da un po' di tempo a questa parte. E ' giunta l'ora che gli artisti parlino, che i giornalisti scrivano, che la gente alzi la testa e si liberi dal giogo da bue mansueto in cui è stato relegato per anni. E' ora che si spengano le tv e si ritorni a parlare con entusiasmo e che ci si confronti, magari si litighi, ma si smetta di vivere nell'indifferenza e nel qualunquismo del "tanto io che posso fare?".
Si può fare molto. Magari già solo leggendo un libro o informandosi. Si può fare molto già solo stando seduti nel proprio salotto discutendo di ciò che accade con il proprio compagno, con un'amica, anche con il postino. La rivoluzione non la fanno le armi ma i pensieri. Le armi arrugginiscono, le idee permangono. 

 
Scusatemi se faccio una parentesi politica, ma credo che sia dovere di ogni cittadino in questo momento prendere parte alle vicende tanto gravi che stanno sconquassando il nostro paese.
Siamo alla fine di un'era?
Attendo il vostro parere.

Francesca

PS: Chi non sapesse mettere a fuoco appieno la parte in inglese mi contatti pure, sarò felice di fornire un'adeguata traduzione.

2 commenti:

  1. L'abitudine è talvolta una malattia e l'assuefazione la sua figlia legittima. Gli italiani sono ormai addormentati, presi dai problemi quotidiani, che sono sempre più pressanti, non si sono accorti che il loro cervello è stato acquistato, anche a poco prezzo: un programmino televisivo di bassa qualità (così non si pensa troppo). E' vero che il mezzo in questione può essere valido strumento, ma, essendo passivo, più facilmente produce danni.
    Non so se hai visto "L'infedele" ieri sera, c'era quel sornione di Eco e gli argomenti erano la falsità e la mercificazione del corpo(femminile naturalmente). Interessante.
    Il problema è che l'ignoranza, o se vogliamo, la non conoscenza, sta producendo i risultati che qualcuno ha pianificato e anche gli illuminati stanno perdendo la bussola.
    Certo, possiamo parlarne, possiamo cercare di convincere, possiamo brontolare e cercare di scuotere le coscienze, ma ci vorrebbe la regia, la guida di qualcuno che faccia propri i risentimenti di coloro che ancora credono nella vera democrazia.
    E qui io vedo il deserto dei tartari!!!! Pochissime luci brillano qua e là. Ma la speranza è l'ultima a morire.

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  2. Grazie per il tuo commento così interessante.
    Tutto ciò che scrivi è giustissimo. Vorrei aggiungere solo che - nel deserto - chi sopravvive siamo noi. Ossia, se è innegabile che a livello politico vi sia una desolazione immonda forse è giunta l'ora per gli "illustri" sconosciuti di farsi avanti e rinnovare la classe politica italiana. E Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno! Un bel repulisti generale per buttare alle spalle il passato e trovare nuove energie per il futuro. Forse è ora che la gente - e non tanto comune -, quella "gente" composta da persone qualificate, capaci, non colluse, rispettose, armate solo di grandi progetti e cervelli fini, si faccia avanti. Il cambiamento è anche questo. Si cambia non solo davanti all'urna o dentro. Il cambiamento parte da prima!
    Un caro saluto
    Francesca

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