venerdì 19 novembre 2010

Constable e dintorni


E' difficile stare al mondo senza deludere mai nessuna delle persone che credono in te.
Di tanto in tanto penso che avere così pochi amici sia una fortuna, essere senza famiglia sia una fortuna, essere soli sia una fortuna. Perchè l'amarezza profonda che si prova nel sentire il disappunto del prossimo è qualcosa che il mio povero cuore riesce a sopportare sempre meno ogni anno che passa.
Mi chiedo se questa sia debolezza. Così come lo è il mio non avere più ambizioni, come lo è guardare da spettatrice il flusso della vita. Chi non mi conosce potrebbe presumere che io sia una donna sui 70 anni di età.  E in fondo non si sbaglierebbe poi tanto.
Amo fare il decoupage, i quadretti a mezzopunto e gli acquerelli; mi piacciono la Ciaccona di Bach, i libri di Zola e il silenzio, guardare il mare in tempesta da una casa in cima ad una scogliera, il vento freddo che filtra birichino sotto le porte e le coperte di lana in cui avvolgersi dolcemente. Sono attratta dai colori del cielo quando da blu ceruleo diventa indaco e acquista quella sfumatura di grigio di Payne che tanto mi piace usare in pittura. Prediligo il silenzio e le distese erbose su cui pascolano le greggi di pecore mentre i cani stanno loro dappresso, in assenza del pastore. 
Amo l'immobilità dei giorni che condensano in sè il buco nero del tempo, un presente che è passato e futuro insieme, a cui nulla si deve togliere o aggiungere. E mi chiedo cosa ancora io possa imparare, quanto possa andare più in là nel selciato della vita se contemplare il creato e ritrarlo come meglio posso è tutto ciò che ormai il mio cuore desidera. In momenti come questi ho la sensazione di essere arrivata alla fine del viaggio, di aver compiuto ciò che dovevo.
Ma forse è solo la pioggia a darmi questa illusione. La pioggia e l'oceano che non riesco a vedere nonostante sia nelle mie orecchie lo sciabordare delle sue onde inquiete.
Piango commossa alla vista del cielo perchè la mia anima pascola come un gregge ed ogni mia molecola porta in sè la traccia di ogni forma di vita, dalla più umile alla più elevata.
Non chiedo nulla perchè so che la risposta non è più lontana.
La risposta sono io.
Quale domanda potrei ancora formulare al di là di questa consapevolezza?

Francesca


My Garden - like the Beach -
Denotes there be - a Sea -
That's Summer -
Such as These - the Pearls
She fetches - such as Me

Emily Dickinson


Il mio Giardino - come la Spiaggia -
indica che c'è - un Mare -
che è l'Estate -
Come queste - le Perle
che porta - come Me






2 commenti:

  1. Carissima,
    talvolta la solitudine è una scelta e non una condizione. Mi ricordo che anni fa ad una visita mi è stato chiesto se sentivo qualcosa e io risposi "nulla". In realtà, pensando a posteriori, mi sono accorto che anche il silenzio non è tale perchè è popolato da piccolissimi ma innumerevoli suoni o rumori e ho considerato che in quel momento forse non volevo sentire.
    E poi, se le persone che ti sono vicine credono in te, nessuna delusione o disappunto, come tu dici, potrà essere considerato.
    Ti auguro una buona serata

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  2. Bè, se tu hai "70 anni" allora li ho anch'io, perchè anche a me piacciono molte delle cose che hai elencato, e il mio stato d'animo spesso è molto similare, per non dire identico, al tuo.
    In fondo, però, la solitudine può anche essere bellissima, così come il fatto di circondarsi di pochissime persone, scelte con cura, che si dimostrino davvero speciali e che, uniche nella cieca moltitudine, riescano a comprendere le nostre malinconie.

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