mercoledì 1 dicembre 2010

Ginger e Fred


Innanzi all'avvilimento e alla povertà del genere umano non mi resta che guardare "La rosa purpurea del Cairo" e cantare fra me e me "Cheek to cheek".
Sopravvivere all'orrore del proprio stesso sangue.
Ci vuole coraggio.
E pazienza.
Nonchè una buona dose di fortuna.
Eh sì, mio caro Termosifone, oggi più che mai mi rammento del tuo calore.
Ma oggi, ancor più di ieri, mi ricordo della forza dei sogni e della magia celata in ogni singolo incontro.
L'equilibrio è una virtù del Cosmo.
Ciò che ci viene tolto ieri ci viene ridato domani, decuplicato.

Francesca

2 commenti:

  1. Solista e solitario. A 32 anni si ritira dalla scena pubblica per dedicarsi solo alla registrazione. Se la musica è elevazione, non si può elevarsi in 3000 tutti insieme... Detestava essere solista, ma il suo strumento - e la sua virtù - lo condannavano all'avant scene e allora lui non imponeva il suo ritmo, ma seguiva attentamente il flusso sonoro dell'orchestra. Non suonava quasi mai per prepararsi ai concerti, aveva decine di idiosincrasie. La sera, in solitudine o con rari visitatori, percorreva le strade della sua città in macchina, riscaldamento e radio al massimo, urlando e cantando. Lo hanno visto suonare e dirigere l'orchestra con cenni del capo nei quartieri poveri e nei club sociali. Aveva denudato fino all'essenziale il suo timbro, per confondersi ed annullarsi, per lasciare solo la musica vivere. E' uno dei pianisti più riconoscibili alle prime due battute.
    Si dava la libertà interpretativa di cambiare le partiture, sostituire ottave, scarnificare il barocco per intravvedere l'essenziale.
    Penso che tu non abbia bisogno del nome di questo illustre confratello adepto all'Arte.
    Perchè l'equilibrio non è una virtù del cosmo, ma la speranza della nostra debolezza.
    Per non essere travolti.
    Ma certo, ci sono adulatori per tutti i gusti...
    Vi auguro una notte serena.

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