giovedì 30 maggio 2013

Soul Flare



Ho provato a fare la violinista.
E mi è andata male.
Poi ho provato a fare la cantante.
E mi è andata male anche lì.
Nel frattempo ho provato a fare la bambina, la studentessa, l'amante, la fidanzata, la cuoca, la pittrice, l'attrice, la scrittrice, l'accondiscendente, l'alternativa, l'entusiasta, la depressa, la licenziata, la guerriera, la viziata, l'amica, la vittima, la modella, la ritrosa, la misteriosa, l'attivista, la monaca, la trapezista nel circo dei sogni.
E più mi ci sforzavo a fare tutte queste cose e più la faccenda sembrava non funzionare.
Così ho provato a fare la rivoluzionaria.
Ma qualcosa di nuovo non tornava, la famosa prova del 9 risultava sempre fallimentare.

Allora ho fatto l'unica cosa possibile: mi sono arresa.
Mi sono arresa al fatto che sembravo aver fallito in ogni cosa fatta, in ogni cosa che mi ero proposta di "fare".

Ed ecco che lì è successo qualcosa, una specie di rivoluzione totale, di tsunami energetico, vibrazionale, psicologico, chiamatelo come più vi piace.
Quando ho smesso di "fare" ho iniziato ad "essere".
Ed ho scoperto che - oltre a risultare molto più semplice - "essere" è 1000 volte più congeniale al nostro stato umano che "fare"!
Ed ho anche scoperto che tutte le cose che prima mi accorgevo di saper "fare" (anche se non erano apprezzate o valorizzate nella mia vita per infinite ragioni) le sapevo fare perchè semplicemente - e senza possibilità di esclusione alcuna - io ERO quelle cose.
In taluni precisi istanti non c'era differenza tra il soggetto e l'oggetto.
Io ERO il quadro che stavo dipingendo o la canzone che stavo cantando o il piatto che stavo cucinando.
Ero l'idea che formulavo o il dolore che sentivo.
Ero l'ostacolo che saltavo o contro cui andavo a sbattere con tutta la violenza del caso.
Ed ero anche l'impossibilità di uscire dal gorgo, perchè io stessa ero quel gorgo.

Sorpresa, sorpresa!
L'essere umano, creatore di se stesso, ha dimenticato di avere questo potere ed è vittima della sua stessa creazione.
Come fare per uscire dal problema?
Vedere.
Facile, direte voi.
Sì, è facile.
Come si fa?
Quando non si ha altra scelta.
A tutti nella vita capita prima o poi di non avere scelta.
Allora, proprio allora, improvvisamente si "vede".
E non solo ci si accorge che ci si trova ovunque tranne che in un pozzo senza uscite.
Ma poi si comincia ad accorgersi di tutto.
E si inizia a vivere come prima non si era mai vissuto.
Perché?
Perché prima ci si sforzava di "fare".
E dopo ci si impegna solo ad "essere", sapendo che questo è molto più che sufficiente: è la ragione per cui siamo nati, per cui siamo ancora vivi .

Chi è consapevole di esistere, è se stesso ed è l'Universo contemporaneamente.
Potrebbe mai l'Universo aver nostalgia di "fare"?
E cosa potrebbe mai fare l'Universo se non semplicemente continuare ad "essere" così da dare a noi tutti la stessa possibilità?
"Colui che è" concede al prossimo suo il medesimo potere.
Sia Esso un Uomo, un Pianeta o un Cosmo intero.

Nathaniel




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