giovedì 28 marzo 2013

Dalle tenebre verso la Luce



Il cielo sopra Milano è grigio.
Ed io leggo Osho.
Cosa significa essere umani per diventare umani davvero, al di là della prigione dell'ego, della memoria, della personalità che ci è stata imposta dall'esterno per impedirci di essere ciò che per diritto di nascita dovremmo essere?
Significa forse accettare la condizione di partenza come unica possibile per noi.
E amarla.
Solo così saremo in grado di cambiarla. 
Il dolore fa parte di tale trasformazione.
Chi pensa di sfuggire al conflitto e al dolore che esso genera non avrà mai una chance di evoluzione.
Si crogiolerà in un gesuitico buonismo verso sé e verso gli altri senza muoversi di un passo dalla posizione di partenza.
Un'Anima amica oggi mi ha scritto che probabilmente sto passando per la "Porta stretta".
E di ciò La ringrazio.
Non ho mai fuggito la sofferenza.
Non che io sia una masochista, intendiamoci.
Ma attraverso la sofferenza - e l'assenza e la privazione e la menzogna - ho imparato il valore della Gioia, dell'Amore, della Presenza e della Verità. 
E ho anche imparato cosa sono disposta a fare per coincidere con Esse, quanto sono disposta a lottare, a cadere e rialzarmi ogni volta.
Solo chi cade sa quanto male faccia. 
E sa quanto difficile sia rialzarsi con le membra che dolgono, le ginocchia sbucciate e un senso di disperazione nel Cuore. E nonostante questo imparare ad andare avanti, sempre. Comunque.
Ma chi stende una rete di sicurezza perenne sul proprio cammino non imparerà mai. 
Certo, soffrirà poco o nulla. Ma non godrà mai. Non conoscerà l'Estasi della Pienezza.
Poiché solo colui che contiene in Sè entrambe le facce della medaglia, entrambe le metà del Tao, potrà trascenderle. Ed essere finalmente completo.
Essere Umano.

"Per questo ti chiedo se hai mai avuto una crisi nella tua vita. Se non l'hai avuta, allora come speri di partire in cerca della Verità? Per la consapevolezza di un uomo è necessario il confronto con una crisi. Una crisi è un incontro faccia a faccia con la possibilità della fine del proprio essere. E' da questo che si genera il desiderio di ottenere l'immortalità e si mette in moto la campagna per raggiungerla. Nessuno è partito in cerca della Vita se non ha prima guardato negli occhi la morte. Né potrà mai farlo."

OSHO


Nathaniel



1 commento:

  1. Mi ricordo di avere avuto una crisi (prima e sola) nella mia vita.

    La mia motozappa non voleva mettersi avanti, nonostante tirassi la cordicella con tutta la forza che avevo in corpo. Ero cosi' incazzato che persi il controllo di me per qualche minuto. Pensieri neri vorticavano nella mia testa, ma solo quando per un movimento maldestro la cordicella di avviamento mi avvinghio il collo e conseguente dolore da urlo, mi accorsi di cio' che stava sotto il mio naso: Il dispositivo di spegnimento era attivo...cazzo!

    Quanto puo' insegnarci una motozzappa della vita non riesco a dirtelo...:)

    Giacomo

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