mercoledì 27 febbraio 2013

Messaggio nella bottiglia



Ho sempre pensato che nulla nella vita capitasse per caso.
Ora ne ho una pressoché matematica certezza.
Ciò che siamo, ciò che facciamo ci conduce verso una meta precisa, decisa non dalla nostra personalità (che è egoica e fallace e dotata di una vista molto corta) ma dalla nostra Anima, che se ne frega dei dolori, delle prove che ci farà subire PUR di farci imparare la lezione che dobbiamo apprendere.
Dunque si può fare una scelta radicale in questo viaggio terreno (in ogni singolo viaggio terreno che intraprendiamo):  possiamo optare per la nostra personalità e lasciarci schiaffeggiare dall'Anima ad ogni cantone finchè non resteremo paralizzati su qualche marciapiede esistenziale - magari attaccati alla famigerata bottiglia - ; oppure scegliere l'Anima, scegliere di ascoltare quello che ha da dire, entrare in contatto con Lei, e - in comunione d'intenti - cercare la nostra vera strada, il vero motivo che ci ha spinti ad incarnarci su questo grande (eppur piccolo) pianeta.

La scelta è nostra. Di nessun altro.
Spetta a ciascuno di noi.
E a noi resta la responsabilità di ascoltare - o meno - il grido con cui l'Anima ci prega ad ogni istante di non farla morire soffocata tra i rovi dell'indifferenza.

Stasera sono tra le braccia di Dio.
E non sono da sola.
L'Amore - quello che incontri una volta nella vita e poi mai più - è con me.

Grazie, Papà.
Con tutto il mio Cuore, grazie.

Nathaniel

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