sabato 9 febbraio 2013

In palmo di mano



Nella solitudine di una casa piena d'Amore smozzico il mio panino di mezzanotte con la mortadella.
Un soppalco mi attende per tenermi al caldo grazie ad un piumone extralarge e una coperta rossa.
Domattina si sogna. Senza fretta.
Mentre gli occhi mi si chiudono non posso che pensare a Lui.
Al Sole che brilla pure nell'oscurità, dall'altra parte del globo.
Alle mie mani colme di benedizioni.
Allo Spirito che ci ha uniti per chissà quale scopo misterioso.

Stanotte vorrei fare un po' di compagnia alla Terra, magari cantarle una canzone per fare addormentare quella metà che sta in ombra e preparare un caffè a quella invece che si è appena destata. 
La Terra ha un cuore grande eppure talvolta si sente sola, come tutti coloro che vengono definiti "inaffondabili" e di ciò devono portare l'onere oltre che l'onore.
La Forza non deve essere scambiata mai per insensibilità. Eppure ciò spesso accade.
Quindi eccomi qui, pronta ad abbracciare Gea e a dirle che la mia energia è la sua energia, che veniamo dallo stesso posto nell'Universo e che non siamo diverse, che non siamo distanti, anche se non riesco sempre a capire quello che ha da dire.

Allora Amo.
L'Amore è sempre conoscibile e trasversale e non ha bisogno di traduttori simultanei.
Ti arriva dentro come un Mare salvifico e ti protegge dalle tempeste e da qualsiasi incubo.

Questa notte Gea sarà al sicuro tra le mie braccia.
E anche Lui.
Perchè l'Amore non ha confini dimensionali se ci si eleva anche solo per un istante dalla propria condizione umana e si comincia a guardare il mondo con gli occhi di Dio.
I nostri stessi occhi.

Francesca-Nathaniel



Nessun commento:

Posta un commento