venerdì 8 febbraio 2013

A tutta l'umanità


A te, che ti senti così confuso e intrappolato dico solo: 
anche non dovessimo vederci più, non arrenderti mai.

La Vita sorprende, sorprende sempre.
Se solo la si lascia libera di cambiare, di trasformare le nostre esistenze.

Gli esseri umani hanno la tendenza a difendere lo status quo.
Ma - se tutti avessero difeso da sempre lo status quo - nessuno avrebbe inventato la ruota, nessuno avrebbe sentito l'urgenza di dipingere una scena rupestre nel buio di una caverna, nessuno avrebbe mai usato la voce per emettere qualcosa al di là di suoni inarticolati e incomprensibili.
Se l'umanità avesse solo difeso lo status quo non avremmo avuto la Divina Commedia, il Requiem di Verdi e l'aereo dei fratelli Wright. Non avremmo conosciuto le leggi della fisica di Einstein né avremmo mai visto un uomo fermare da solo una fila di carri armati in piazza Tienanmen.
Non saremmo mai partiti per la luna, né avremmo scoperto che sfruttando l'acqua si poteva creare una cosa chiamata energia. Non viaggeremmo sulle auto che reputiamo normali, né useremmo la doccia con l'acqua calda, né potremmo leggere Nietzsche, Rimbaud o Il Piccolo Principe.
Non potremmo scrivere lettere a coloro che sono lontani, non potremmo accendere una luce per guardare il viso di chi amiamo, non saremmo nemmeno in grado di allacciarci le scarpe perchè andremmo a piedi nudi.
Se avessimo solo protetto lo status quo saremmo ancora dei primitivi.
O forse no. Forse la questione è ancora più radicale.
Se avessimo solo protetto lo status quo probabilmente non saremmo nemmeno nati.
Perchè cosa c'è di più immutabile della non-esistenza?

Chi vive cambia. Lo sappia oppure no.
Lo decida oppure no.
Ne sia consapevole oppure no.

Stasera - pur ammantata di una tristezza sottile - brindo a quella Umanità che è luce per se stessa e per tutta quella che seguirà.
Brindo ai folli, ai poeti, a coloro che dormono per strada.
Brindo agli amici lontani che si tengono stretti un ricordo nella notte per non lasciare che diventi rimpianto.
Brindo a coloro che ho amato, o che ho creduto d'amare, perchè nell'esperienza si nasconde la Madre di tutte le Verità.
Brindo al presente, a questo mondo così vecchio e nuovo al contempo di cui faccio parte con una inesprimibile gioia e Bellezza nel mio Cuore.
Brindo alle scoperte, all'avventatezza che conduce in alto, all'Amore che trasfigura ciò che siamo per riconnetterci a ciò che esiste nel nostro Animo più profondo.

E infine brindo a me stessa, al coraggio che ho sempre avuto e che mi ha portato dove dovevo essere.
Esattamente qui e ora.
Ad amare chi amo.
Ad essere chi sono.
Al di là di ogni ragionevole dubbio.

Perchè dopotutto quello che conta è solo il presente.
Noi non abbiamo che il presente per vivere la nostra vita.
Il presente e un battito d'Ali bianche che ci proteggono anche se non saremo mai in grado di vederle.

"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. 
Tu avrai, tu solo, delle stelle che sapranno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere... e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai  "Sì, le stelle mi fanno ridere!" E ti crederanno pazzo. T'avrò fatto un brutto scherzo..."
e rise ancora.
"Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
Da "Il piccolo Principe" di Saint-Exupery 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-101183?f=w:148>

Francesca-Nathaniel

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