La nebbia è tornata in Val Padana.
Molti interrogativi dovrebbero - da un punto di vista squisitamente razionale - occupare le mie giornate.
Invece il mio Cuore permane tranquillo, colmo di una pace ai più sconosciuta.
Vorrei poter ballare nei boschi a me vicini ma il freddo me lo impedisce.
Ballo dunque dentro casa, senza veli, alla Luce dell'albero che rende la pelle dorata e fa intravedere ali trasparenti tra un riflesso e l'altro.
Inganno della vista?
Potrebbe benissimo essere.
Ma la diatriba per scoprire il "colpevole" non suscita il mio interesse.
Mi accontento di ascoltare il mondo alla frequenza a cui sono ormai abituata.
Anche se i più non vi riescono.
La leggerezza è il premio di chi è entrato nella vita attraverso le porte dell'inferno e - girone dopo girone - si è evoluto fino ad aprire i cancelli del Paradiso.
Come?
Dando fiducia alla propria Anima pur nei momenti più disperati, quei momenti in cui per la mente tutto sembra vacillare e par non essere più in grado di avvertire alcuna Speranza.
Lo Spirito tuttavia ha canali differenti con cui nutrire la Vita. E con cui farsi nutrire.
Lo Spirito sa - come un chiaroveggente - che tutto andrà per il meglio.
Al di là dell'apparenza materica dei fatti.
Oggi sono spogliata del corpo e rivestita di Luce.
Mi si addice e mi conforta.
E reca conforto.
Credo che questa sia davvero la fine di un'Era.
E l'inizio di un nuovo Mondo.
Ma solo per chi sente di volerlo afferrare con tutto se stesso, rinunciando a qualunque altra pretesa.
Rinunciando anche alla propria identità e ai propri "doveri", se sarà necessario.
La Felicità è l'incontro di due Anime che recano in sé la Verità nuda, senza pretese né vergogna.
Due Anime che sono simbolo dell'intero dualismo umano e che superano ogni ostacolo penetrando l'una nell'altra ricreando l'Unità primigenia di tutte le cose.
Un Tao incarnato e sublimato.
Anime, non lo siamo tutti?
Nathaniel
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