giovedì 4 ottobre 2012

Tribologia



Stasera mi tocca fare polemica.
Non per il gusto di farla ma per indurre un pensiero critico in colui che legge.
Parliamo di concorsi, per esattezza di concorsi musicali.
Concorsi per orchestra, per intenderci.
Parliamo di Svezia e Danimarca, nazioni dove non solo esiste una qualità di vita eccellente ma dove c'è anche un rispetto per la figura del musicista PROFESSIONISTA (ossia non quello che suona nei pub la domenica per divertirsi col gruppo amatoriale) che qui in Italia ci si sogna.
Parliamo di programmi.
Allora: in due orchestre sinfoniche nordiche (di cui una è diretta da Daniel Harding e l'altra da De Bourgos) hanno bandito un concorso per Spalla dei primi violini.
Repertorio da portare?
Presto detto: 1° movimento di un concerto di Mozart, 1° movimento di un concerto romantico e passi di orchestra (presumibilmente una decina).
Facciamo un paragone con i programmi richiesti in Italia?
Tutto il concerto di Mozart, tutto il concerto romantico, sonata di Ysaye (che forse Kavakos suona 2 volte in tutta la vita) piuttosto che capricci di Paganini, un'intera (o quasi) sonata di Bach e un numero di soli e passi che si aggira intorno al numero 85!!!
Dopo la lettura del programma la prima volta mi è venuto il dubbio di aver scambiato il concorso d'orchestra con il premio solistico "Regina Elisabetta".... :0)

Considerazioni.
Allora, o in Italia le commissioni non sanno valutare i candidati e serve loro molto materiale per inquadrare il musicista con cui hanno a che fare; oppure - mi viene il SOLIDO dubbio - che con poco programma richiesto il rischio che i candidati siano in grado di suonare bene sia alto. Dov'è il trucco? Se tutti riescono a preparare un programma abbordabile è più difficile "inciuciare" in fase di concorso, ossia bisogna scegliere DAVVERO il candidato che suona meglio.
Più articolato è il programma e più facile è ricorrere ai soliti "magheggi all'italiana".

Sono malpensante?
Può essere. E mi piacerebbe che questa fosse la soluzione.
Tuttavia temo di aver indovinato il "sistemone".
Risultato immediato?
In Europa le orchestre STRASUONANO.
Da noi vivacchiano.
Con buona pace del merito e di chi porta fiori ogni domenica sulla sua tomba.

Non lamentiamoci poi però se da noi non si investe in "cultura".
La cultura è merito.
I sindacati sono altra cosa. 
Je suis desolée.

Francesca

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