mercoledì 10 ottobre 2012

Parola di scout



Questa è l'epoca dei "compartimenti stagni".
Musica classica vs. musica non classica.
Scienza vs. filosofia.
Pragmatismo vs. spiritualità.
Compostezza vs. originalità.
Quotidianità vs. genio.
Concretezza vs. utopia.
Lavoro vs. svago.
Bianco vs. nero.
Vita vs. morte.
E potrei continuare all'infinito.

Nel regno della dualità ogni aspetto dell'esistenza sembra avere il suo esatto opposto.
Ma questa è solo illusione.
Un'illusione che di molto restringe i limiti del pensiero e dell'azione umana.
Se si avesse il coraggio di andare oltre l'invisibile recinto che altri hanno costruito a bella foggia per noi forse si tornerebbe a casa un po' più contenti, con un differente bagaglio che - giorno dopo giorno - potrebbe fare la differenza nelle nostre piccole vite terrestri, apparentemente (e non ho detto questa parola a caso) tanto comuni. 

"Beati gli ultimi perchè saranno i primi".
Non credo affatto che Cristo - riferendosi agli "ultimi" - si rivolgesse ai poveri in senso economico.
Più che altro credo si riferisse agli emarginati, a coloro che vengono ostracizzati per il loro modo di pensare, di vedere la vita, a quella propensione verso l'ideale estraneo ad ogni schema sociale precostituito tramite cui danno forma alla propria esistenza. 
Personalmente credo molto nella forza di questo pensiero.
Il coraggio dà forma alle visualizzazioni, le tramuta in fiducia in sé e nel proprio potenziale e le rende "reali" secondo il modo comune di esprimersi.
Quindi...
Siate le vostre visualizzazioni con coraggio, senza paura, senza farvi consumare da pericolose aspettative.
E state a guardare cosa accade, come spettatori curiosi seduti in una platea col sipario ancora chiuso.
Un mondo nuovo è alla portata di tutti.
Se solo si posseggono sufficienti pazienza e determinazione per distogliere la mente dall'immagine preconfezionata del mondo che ogni giorno ci viene messo sotto gli occhi. 

Francesca



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