mercoledì 7 settembre 2011

Notturna



Quale lezione ho imparato dal passato?
Che bisogna imparare e poi dimenticare.
Non certo cosa si è imparato, 
ma il motivo per cui si è imparato.
Affrontare tutto come fosse la prima volta,
con l'esperienza della centesima volta.
Cosa mi dice l'esperienza?
Che le opinioni altrui lasciano il tempo che trovano,
che non vale morire per chicchessia,
che ciò che posseggo oggi è più di quanto io abbia mai avuto nella vita.
Che non è importante fidarsi di più di una persona alla volta,
che la teoria dei piccoli passi è sempre la più vincente,
che se si viene reputati una minaccia un qualche motivo pur ci sarà.
Che l'intelligenza non si compra 
e neppure l'essere per bene.
Che l'etica ha un prezzo mai sufficientemente alto da pagare.
Che il Cosmo aiuta chi sa guardare avanti con saggezza
e un pizzico di abbandono.
Che ci sono sempre abbastanza strade per poter scegliere quella giusta.
Che Dio non affida mai una vita a caso.
Che l'impegno è figlio della fiducia e compagno della speranza.
Che non si può colpire qualcuno senza colpire un po' se stessi.
Che le scelte giuste si pagano più di quelle sbagliate.
Che la saggezza inconsapevole è l'unica in grado di crescere.
Che l'ozio è il padre dei vizi ma l'iperattività è figlia dell'inadeguatezza.
Che mamma e papà sono unici ma superabili.
Che alla fine ciò che conta è l'Equilibrio che si è in grado di creare dentro e intorno a sè, pur partendo e continuando a muoversi nel Caos.
Che Dio ha il senso dell'umorismo 
ma fa battute difficilissime da comprendere.
Che Dio quindi è probabilmente inglese.
Che nella ghianda c'è molto, in particolare quello che non si vede.
Che le debolezze personali, se non possono essere vinte,
debbono diventare una forza.
Che la storia passata per lo più è mistificazione ma che siamo ancora 
in tempo per scrivere diversamente quella futura.
Che i segreti sembrano inaccessibili solo perchè 
la maggior parte di noi non si sente pronta a riceverli.
Che se sei una lumaca strisci e se sei un'aquila voli: 
se inverti il movimento, inverti te stesso.
Che essere liberi è un concetto astratto,
ma alla portata di tutti.
Che la fiducia si deve riporre una sola volta nella vita
in qualcuno diverso da te,
e bisogna saper scegliere bene.
Che non esistono traguardi impossibili,
solo vite difficili.
Che stanotte avrei voluto dormire e invece
sono qui a scrivere, e ci sarà un perchè.
Che l'amarezza passa e il Bene resta,
quello compiuto, pensato, ricevuto, progettato.

Che - per qualche strano motivo - il Cosmo stasera
è d'accordo con me.

Francesca


 

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