venerdì 14 gennaio 2011
Stelle e precipizi
Stasera nuoto in una crisalide di malinconia.
Il caffè poggiato sul tavolino di vetro, ingombro di libri e ditate.
Una gomma a forma di Ramesse II, acquistata al museo Egizio di Torino l'estate scorsa, trionfa nella dardeggiante immobilità.
E una luce diafana illumina le tende color porpora della camera, mentre dalla stanza accanto giunge la voce sommessa della tv ancora accesa.
Non ho pensieri al momento ma lividi, contusioni cerebrali che si espandono lente, con una nitidezza da radiografia ospedaliera.
La notte sa essere carica di insidie, se non le carezzi l'anima.
Ecco, ora dovrei mettere a tacere il senso di colpa che arriva da chissà dove e chissà perchè, trovare in qualche scatola cinese la forza di vestirmi e partire per qualche destinazione sconosciuta, alla ricerca di volti nuovi eppure noti, di morbidi alisei, di mari selvaggi.
Questo mondo è diventato troppo piccolo per chi volesse ancora godere di quell'arcano senso di attrazione per il mistero così vivo e pulsante nelle vene dei viaggiatori d'un tempo ormai remoto.
Non mi rimane dunque che alzare lo sguardo e puntare alle stelle.
Lì di spazio ce n'è ancora in abbondanza per tutti.
Buonanotte
Francesca
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ho cliccato su "eccezionale"...
RispondiElimina...consoliamoci pensando a quanto sarà stata stretta Recanati per Leopardi...ma tu, invece, puoi andare dove vuoi...
Il volto nuovo è il nostro, e il viaggio è la creazione che siamo in grado di afferrare, dipanare, far brillare nel cielo stellato della nostra vita d'artisti. Luca Astolfoni Fossi
RispondiElimina