sabato 15 settembre 2012

Pimpiripettanusa



Succede. Sì.
A volte succede che qualcuno non ti prenda sul serio.
Che non si renda conto con chi ha a che fare.
Nonostante tu sia lì a spiegarglielo da mesi, pazientemente.
Perchè?
Perchè non può, perchè non vuole, perchè in qualche modo la vita ha deciso altrimenti.
Anni fa avrei pensato che la "colpa" fosse mia.
Che non ero sufficientemente brava, bella, capace, sveglia, intelligente, comprensiva, intuitiva, accogliente, di talento, etc etc etc...

Oggi - animicamente parlando - dico "Sti cazzi".
Perchè al di là di qualsiasi percorso evolutivo, sono e resto un essere umano.
E ragiono, sento, provo emozioni come un essere umano.
Nel bene come nel male.

Non ho la pretesa di essere Buddha. Nè Cristo. Nè Gandhi.
Nè mi faccio scudo in modo ipocrita della "saggezza cosmica" per nascondermi dietro ad un velo e non affrontare la vita.
Contro la vita sono sempre andata a sbattere, quando non ci facevo l'Amore.

La mia esistenza - come dice un amico - è vissuta sulla lama del rasoio.
Ed è lì che ho perso e vinto le battaglie che mi hanno insegnato tutto ciò che so.
Ho sanguinato a volte, certo, ma chi si illude di crescere senza dover mai affrontare il dolore ha capito poco della sua esperienza umana.

Non mi fa paura il dolore. Nè l'abbandono. 
Sono cose che ho sperimentato innumerevoli volte da che sono al mondo.
Ma aborro l'ipocrisia e chi tenta di trascinarmi nel suo gorgo.

Non è facile, lo ammetto, essermi amico/a.
Ma cosa è facile, dopotutto, a questo mondo?
Rimanere ciò che si è.
E vivere con una mano davanti e l'altra dietro.

Liberissimi di farlo. Per carità.
Ma senza di me.

Francesca




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