domenica 30 settembre 2012

A briglia sciolta




Ieri sono stata preda di uno degli attacchi emicranici peggiori degli ultimi 5 mesi.
15 ore filate di mal di testa non stop.
Un'agonia.
E verso sera, quando ormai avevo quasi deciso che mi sarei buttata dalla finestra della mia casa a pianoterra, ho avuto una sorta di illuminazione: cancellarmi da Facebook.
Da quel momento l'emicrania ha cominciato a scemare.
E finalmente mi sono addormentata.

Stamattina avrei dovuto essere in viaggio.
Ma non si possono affrontare 7 ore di auto dopo una giornata del genere.
Quindi dovrò aspettare domani per partire.
Peccato! Per viaggiare era la giornata ideale: pioggerella, niente traffico, camion fermi.

Riguardo a Facebook: molti si sono mostrati recalcitranti.
Quasi che abbandonare un social network fosse un'idea abominevole o bizzarra o inutile.
Tanto rumore per nulla, direi. 
Come per l'Iphone5.
O per le prossime elezioni.

Il Grande Fratello ci vuole convincere che noi "dipendiamo" da questi fattori esterni.
Che noi SIAMO questi fattori esterni.
Ma questi fattori in realtà non sono altro che un perpetuo condizionamento, ci costringono a vederci come in realtà non siamo affatto: poveri, isolati e impotenti se non possediamo quel qualcosa che ci fa diventare "qualcuno".
Ma noi "possediamo" la cosa più importante al mondo: la Vita.
E non certo in senso retorico o buonistico, ma nel significato più alto della parola.

Qualcuno si ricorda ancora cosa vuol dire essere vivi ed essere liberi?
O si pensa davvero che essere vivi significhi andare in ufficio ogni mattina alle 8 e tornare a casa alle 7 e andare per un mese all'anno in vacanza? E questo tutti i giorni della propria esistenza "fino a quando i lunghi anni della vita siano consumati?"
O davvero si pensa che essere liberi significhi mettere una crocetta su una casella elettorale? 
E' tutta lì la mia libertà esistenziale? Decidere tra Bersani e Berlusconi???

Scusate un attimo. Fermate la giostra che voglio scendere.
Se per voi la giostra coincide perfettamente con la Vita fate pure. 
Se pensate che dobbiate trascorrere gli anni CONTATI (e non eterni) della vostra esistenza a decidere se volete fare un giro sul cavallo o sulla carrozza, di certo non sarò io ad impedirlo.
Se credete sia saggio consumare energia vitale cercando di passare dal seggiolino più scomodo al trono più ricco sgomitando con chiunque vi capiti a tiro, continuate a perseguire il vostro proposito. 
Personalmente ho - d'altro canto - facoltà di scendere e andare a vedere com'è fatto il mondo intorno!
La cosa buffa è che tutti coloro che sono sui vari cavalli, carrozze, delfini et similia e che continuano a girare in tondo pensando che quello sia l'ombelico del mondo si piccano di urlare: "Ma dove vai? Sei pazza??? Torna indietro! E' pericoloso! Il mondo è qui: oltre le sbarre della giostrina c'è il nulla!"

Signori. Il mondo è un posto immenso. Talmente immenso e ricco di possibilità che non basterebbero centomila vite per scoprirne ogni recondito anfratto. E personalmente non ho intenzione di sprecare i restanti anni della mia vita a girare come un criceto sulla ruota cercando il "posto fisso", la "pensione", la "villa con piscina", il "buon nome", la "celebrità", la "stabilità". 
Cosa è stabile a questo mondo, in natura?
La morte è  stabile. E forse anche su questo ci sarebbe da discutere.
Perchè nessun corpo rimane quello che è nemmeno dopo morto.

Quindi evolversi significa cambiare, significa ribaltare lo status quo.
Ogni giorno.
Significa non sentirsi sicuri se non di ciò che si è, non di quello che si ha.

Ci vuole coraggio a vivere in questo modo, a scegliere nel bosco "la strada meno battuta".
Non è da tutti.
Anzi, quasi per nessuno.
Quindi non mi stupisco che la maggior parte delle persone che ho intorno (a parte coloro che mi conoscono davvero) si prodighino nel darmi consigli quali: "Pensa bene a quello che fai; chi lascia la via vecchia per la nuova...; non fare quella "zen" se poi ti comporti come...".

A me il "mondo" che altri vogliono propinarmi, in cui altri vogliono farmi credere non interessa.
Si è davvero liberi solo quando si è liberi di essere ciò che si è nel profondo.
Questa libertà ci viene negata dalla nascita.
Ora voglio andarmela a riprendere.

Pur se dovrò camminare sola.

Francesca



2 commenti:

  1. Carissima Francesca,
    non so se quella idea e decisione siano stati davvero capaci di eliminare la tensione che sentivi, pero' credo fermamente nell'idea di TENTARE di riapproppriarsi della propria vita ...
    Facebook contiene delle comodita', dei meccanismi che semplificano una certa comunicazione, ma dobbiamo ricordare che non e' l'intero mondo! Se ne puo' stare lontani vivendo bene! :-)
    Per cui, ti auguro Buona Domenica e ti faccio l'in bocca al lupo per il viaggio di domani!!! :)
    A presto!
    Mauri

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