venerdì 25 maggio 2012

Cui prodest?



Oggi qualcuno su Facebook mi ha confessato che si sente in colpa se - dopo una giornata di lavoro - arriva a casa e non si sente distrutto. Si sente in colpa, quindi, di non aver di fatto svolto al meglio il suo ruolo di schiavo.
Perchè l'asserzione era proprio focalizzata sul senso di colpa non sul tipo o la qualità del lavoro (che sosteneva comunque dovesse essere svolto ALMENO per 8 ore al giorno). 
Sottotitolo: se non lavoro come una BESTIA per 8 ore o più non merito di essere considerato una persona degna di questo nome. L'animale-uomo assurto a paradigma dell'esistenza.

A volte ho davvero l'impressione che i terrestri siano senza speranza.
Ma poi penso che ognuno ha il grado di "consapevolezza" che serve all'evoluzione della propria anima.
E un poco mi consolo.
Ma solo un poco.
Perchè anche io ho il grado di consapevolezza che serve alla mia evoluzione futura. 

Francesca

1 commento:

  1. Chi e' ricco e' ricco, chi e' povero e' povero...

    Giacomo :)

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