domenica 12 febbraio 2012

La guardia dell'Anima



L'odore ancora fresco della notte è stato tagliato stamattina da una lama di coltello.
E mi sento morta, polverizzata di fuori e di dentro come dopo un'esplosione atomica.
Più niente da fare o da dire, avrebbe recitato Paolini.
La dipartita di Whitney è per me come la scomparsa di una madre.
Forse di più.
Eppure non trovo le parole.
E il silenzio mi sembra comunque una bestemmia.

Io la capisco. Non si può sempre sopravvivere a se stessi.                         
La capisco.
E non la amo o stimo di meno per questo.
Era umana. Straordinariamente umana. Superbamente umana.
Ma pur sempre umana.
Con tutte le fragilità che competono all'essere umano; le sue insicurezze, i suoi drammi.

Oggi non sono più io.
Anzi, è preferibile dire che da oggi io sarò una persona diversa.
Nè migliore, nè peggiore: solo diversa.
Orbata di un sogno che non era mio. Ma che era comunque un sogno.
Il sogno di essere lassù, in alto, in cima al mondo.
E cantare l'Universo.
Da soli.



Ti voglio bene, Whitney.
Fai buon viaggio. Te lo sei meritato.

Con tutto il mio Amore.
Francesca

10 commenti:

  1. sei destinata a volare anche tu, molto molto presto...la fragilità di Whitney ha ragioni precise, che tu, da fan, conosci e che non sto qui a ripetere per tediarti....al di là delle polveri della vita e degli schizzi di merda che ti potranno arrivare ( e che nemmeno Whitney ha potuto evitare), sei destinata a lasciare una traccia in molti, se non in tutti....è una promessa ed ogni giorno che ti conosco meglio, sempre più rafforzo questo mio convincimento, che sarà anche il tuo....

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  2. Lasciare una traccia nel mondo è appannaggio di pochi.
    Io non sono certo fra essi ma...
    Spero almeno che le orme labili sul sentiero che chiunque in questo mondo si porta dietro non vengano - nel mio caso - cancellate troppo in fretta.
    Questo mi basterebbe.

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  3. Ogni uomo lascia quel tipo di tracce, nella vita, spessissimo, di pochi...nessuno viene mai obliato, da nessuno...affinché la cerchia di chi ti ricorda sia la più vasta possibile, non dipende certo solo da te o da chi ti lancerà, ma anche molto dal Caso, cui tutti noi sottostiamo, ma la volontà è nostra, ci appartiene e noi, possedendola, possiamo fare grosse cose e con grande soddisfazione. Dal nulla stiamo cercando di costruire il nostro mondo, il nostro futuro...il nostro futuro non è un uturo di majors, ma non ti mancherà mai l'appoggio di solide strutture produttive...se, poi, magari, prenderai il tuo volo, noi saremo qui ad applaudirti soddisfatti....lo sai quale è il segreto delle battaglie vinte...fallo tuo dai Marines....la differenza è non lasciare mai indietro nessuno...mai...quello è il segreto della vittoria....Firmato: Miss Liberty...XD

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  4. Strano.
    Io nella mia vita non ho mai lasciato indietro nessuno, semmai sono stata lasciata indietro.
    E proprio quello è stato il segno del mio insuccesso.
    Quindi, o i marines sbagliano o le regole della vita sono mutate.
    A te - e non ai posteri - l'ardua sentenza.

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  5. La seconda che hai detto....ed i marines, che derivano dai Roughriders di Teddy Roosevelt, che attaccarono la collina di Cuba senza ascoltar ragion di stato che tenesse, difficilmente hanno perso battaglie, proprio perché sulla coesione hanno fatto la differenza....è il senso del tenersi insieme nelle difficoltà che fa vincere....io non ho detto mai che tu hai lasciato indietro alcuno....ti chiedo solo di seguirmi e la nostra sentenza sarà già scritta, perché nostra, scritta col sangue della nostra falange..

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  6. Le cose non sono scritte finchè la realtà non le battezza come tali.
    Inutile illudersi del contrario.
    E non è mancanza di fiducia.
    E' semplice esperienza dettata da quella grande madre crudele che è la realtà.

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  7. E poi perchè vuoi mettere il carro davanti ai buoi?
    Come fai a promettere cose che NESSUNO è in grado di promettere?
    Giusto per assicurarti l'effetto peggiore nel caso le cose dovessero andare male?
    "Illudi molto così la caduta innanzi al fallimento sarà ancora maggiore."
    Ma ormai io non ci casco più.

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  8. Grazie per queste meravigliose parole!
    Due lame di coltello mi si sono avventate contro contemporaneamente in questo modo: la notizia della sua morte e leggere immediatamente frasi cattive con offese e insulti di gente che deve fare a gara di anticonformismo e soprattutto a gara di giudizi. Si sono vantati del loro essere diversi, del loro rimanere indifferenti, di non considerare la sua scomparsa più importante di altre morti, ma che c'entra? E soprattutto che cattiveria e che mancanza di sensibilità. Non aggiungo altro...grazie ancora...
    Un abbraccio
    Carla

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  9. ah...ho condiviso il tuo post su facebook con questa didascalia:

    "Whitney, non ho avuto tempo di scrivere nulla di mio, condivido con piacere le bellissime parole di un'amica di blog.
    Bello leggerle dopo aver sentito troppe gratuite e ostentate cattiverie di chi si vanta di rimanere indifferente in quanto non la conosce ma che dimentica di non conoscerla quando la giudica. Grazie Francesca!"

    Un altro abbraccio :)
    Carla

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  10. Cara Carla,
    anche io ho letto delle bestialità immonde sul suo conto.
    Banalità del tipo "era ricca, se si drogava ha fatto la fine che meritava". Come se il Dolore fosse questione di censo.
    Cose senza senso.
    Ma lasciamo stare.
    Io mi sento come spezzata.
    Mi riprenderò, ovviamente, e andrò avanti.
    Ma per il momento sono in lutto.
    Ed è giusto che sia così.
    Ti ringrazio delle belle parole.

    Francesca

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