mercoledì 5 ottobre 2011

Il silenzio degli innocenti - Prove generali per una dittatura globale



Cari lettori,

in previsione della ormai prossima legge "ammazza-blog" comincio a salutarvi e ringraziarvi di avermi seguito in questa avventura cominciata ormai un anno fa.
I "politici" italiani (la riserva virgolettata è di rigore) hanno decretato definitivamente che il libero pensiero che circola su internet rappresenta una minaccia effettiva per i loro progetti futuri: hanno quindi deciso di tappare la bocca (o meglio, chiudere gli occhi) a tutti coloro che attraverso un pc - in questi ultimi tempi di autentico oscurantismo mediatico - cercano e diffondono informazioni con l'unico mezzo lasciato a loro disposizione, ossia il web.
Se passerà la legge bavaglio finirà un'epoca o ne inizierà un'altra, a seconda dei punti di vista.
Inizierà l'era dei carbonari del 2000, di coloro che - cercando di aggirare il potere centrale - invece di bigliettini cartacei si scambieranno mail politicamente bollenti; sarà l'era degli hackers, di coloro che cercheranno di infrangere il sistema in modo invisibile pur lasciando un segno; vivremo insomma sempre più nel mondo di Matrix.
Io non demorderò.
Non so se questo vi farà piacere ma di certo preferirei farmi arrestare che favorire l'autocensura mettendomi il bavaglio da sola.
Se vorranno oscurarmi facciano pure.
Le dittature non hanno mai avuto vita troppo lunga sempre per la medesima ragione: l'energia di un popolo non si può imbrigliare in eterno, come non si può fermare l'acqua per sempre.
L'acqua in silenzio scava, erode, paziente. E quando trova un microscopico buchino per passare distrugge tutto, senza guardare in faccia nessuno. 
Magari ci vorrà tempo, non sarà una presa di coscienza facile nè immediata.
Ma avverrà. Non perchè io abbia particolare fede negli italiani.
Ma piuttosto perchè ho fiducia nella razza umana, nel suo istinto primigenio di libertà che - anche se messo a tacere per secoli - d'improvviso è in grado di fare un balzo furioso in avanti e riportare la nostra specie nella giusta carreggiata.
Bisogna avere pazienza. 
Io ho imparato ad averne molta.
Quindi non scoraggiatevi mai. 
La disperazione è nemica di qualsiasi vittoria, sul piano personale, politico o sociale.

E ricordate sempre.
Gli esseri umani - per quanto affranti, ridotti al silenzio e alla solitudine - coltivano sempre un debole per la Verità. 

"I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo."
Giuseppe Mazzini

La vostra fedele 
Francesca



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