domenica 23 ottobre 2011

Attendere prego....

 
Aspettativa.
Ieri mentre zigzagavo nel traffico di Roma - precisamente tra Flaminio e Piazza della Repubblica - ho iniziato a riflettere sul significato di questa piccola e apparentemente innocua parola.
Dopo un po', mentre ragionavo a voce alta (facendomi scambiare ai semafori per una schizoide posseduta), mi è d'impulso balenato il pensiero che segue: l'aspettativa è la vera causa di tutti i nostri guai. 
E' ciò che ci inocula pensieri torbidi, che ci fa interpretare la vita a modo nostro senza tener conto della realtà oggettiva. Ed è anche responsabile della nostra incapacità di reagire agli eventi, perchè ci rende ciechi innanzi all'evidenza.
Pensate ai soli rapporti umani, senza andare ad analizzare categorie esistenziali più complicate.
Io suppongo di avere un rapporto speciale con la persona x. Tuttavia la persona x magari non condivide la mia visione delle cose ma io questo tendo ad ignorarlo. Di conseguenza - secondo il mio punto di vista - mi aspetto che la persona x si comporti in maniera adeguata alla relazione che ci lega e quando essa delude le mie aspettative inizia un mulinello di pensieri - e di relative azioni - che nella maggior parte dei casi si rivelano del tutto inconcludenti. 
Ovvio. Si basavano su presupposti del tutto erronei! Come avrebbero potuto rivelarsi vincenti?
In questi casi quindi la domanda più logica da farsi sarebbe: dove ho sbagliato nella valutazione del rapporto?
Invece - siate onesti! - la maggior parte di noi reagisce pensando: che stronzo/a! 
L'aspettativa.
Quel non so che che ci rovina quotidianamente la vita senza che ce ne rendiamo conto.
E invece sarebbe così facile!
Alzare una cornetta, comporre un numero di telefono e dire: " Scusa la franchezza ma quanto è importante il rapporto che abbiamo per te?".
Ma questo vorrebbe dire mettere fine alle illusioni, una volta per sempre.
Allora forse la colpa è davvero nostra.
Nella maggior parte dei casi abbiamo solo paura di sentire dalla bocca altrui cose che sapevamo già e non avevamo la forza di accettare.
Così è la vita.

Francesca



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