domenica 10 luglio 2011

2 calzini



Parto.
Mai partenza fu più torbidamente utile allo scopo.
Non si fugge dal problema mai.
Ma quando si dice addio, che senso ha restare?
Quando ormai non ci si aspetta più nulla e ci si accorge quanto le proprie passate speranze fossero folli e inconcludenti, quando il velo cade finalmente dagli occhi stanchi, quando si sente che qualcuno è riuscito a strapparci via un po' di vita dal corpo e dalla pelle come un ladro nella notte, che differenza c'è tra andare e restare? 
Si fa ciò che reca meno dolore. 
Sempre che l'assenza di dolore possa essere concepita in simili frangenti.
Io lo conosco bene, so che faccia ha, il dolore.
Altri ne conoscono solo il riflesso, intravisto dai vetri di una bottiglia di vino.
Io porto i segni dei suoi denti conficcati nella carne, come quelli di lupo ruggente.
Ma ora è comunque diverso.
Ora io sono quella che balla coi lupi.
E anche questo si ammansirà, come quelli venuti prima di lui.
E' solo questione di tempo.
E di Amore.

Francesca

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