Stasera sono stanca di una stanchezza estrema.
Quella che giunge prima della morte.
Ma non sto certo parlando della morte fisica.
Solo di un certo grado di morte spirituale, di trapasso da uno stato all'altro dell'esistere.
Insomma, la stanchezza del bruco che si trasforma in farfalla.
Mi chiedo: dopo un cambiamento così radicale, la farfalla che farà?
Svolazzerà subito in giro o si fermerà per 10 minuti a prender fiato appesa ad un ramo?
Personalmente propendo per la seconda ipotesi.
Dovrà anche abituarsi a nuovi sensi, nuovi spazi, nuovi modi di concepire l'alto e il basso; e dovrà anche considerare la meccanica dell'ala che - per quanto guidata dall'istinto - avrà sempre un suo funzionamento che andrà collaudato, verificato e sperimentato, almeno all'inizio.
Stanotte dormirò il sonno della farfalla che ha rotto il suo guscio di pupa.
Dormirò su un ramo in fiore, aspirandone fino in fondo il profumo.
Abbracciata ad un sogno che ormai è molto più reale di qualsiasi favolistico desiderio.
Buonanotte a tutti i suonatori.
E anche alle suonamucche.
:0)
E buonanotte a mio Padre, alla Sua Saggezza, al Suo Amore e alla Sua Candida Ispirazione.
Grazie.
Nathaniel
Nessun commento:
Posta un commento