Oggi Vincenzo mi ha posto un quesito cruciale:
"Cosa ti renderebbe felice?"
La mia risposta?
Ecco il vero dramma.
Non sapere cosa rispondere ad una simile domanda.
Sono così a terra, così simile alla polvere, al nulla, che proprio non saprei in questo momento cosa potrebbe rendermi felice.
E nemmeno cosa potrebbe non rendermi infelice.
Sono come un cactus in mezzo al deserto: lì sto perché qualcuno (Dio, il caso, il karma) mi ci ha messo.
Non so nemmeno quale sia il mio scopo o se ancora ne conservo uno.
Ho uno scopo?
O è solo sopravvivere, il mio scopo?
Ma sono stanca di sopravvivere.
In fondo - a ben guardare - non ho mai vissuto.
Sono sempre "sopravvissuta" a qualcosa.
Mi sono stufata di fare l'ebrea uscita da Auschwitz.
Voglio essere libera.
Libera di vivere.
E questa volta so che non è una pretesa eccessiva.
Nathaniel
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