Esistono momenti in cui amerei essere una parabola.
Un essere in grado di ricevere e trasmettere con nitidezza ogni forma di pensiero, ciascuna possibilità intrinseca all'animo umano: una tv satellitare sintonizzata sulle profondità più remote dell'interiorità di ciascuno.
Ma non posso.
Non posso parlare a chi non è in ascolto, nè mi è dato far vedere ciò che ho imparato a chi è cieco o si è convinto di essere tale.
Le mie onde radio sono corte e a volte incomprensibili, pur se armate delle migliori intenzioni.
Ma resisto. E aspetto. Con la porta aperta.
Perchè chi ha ricevuto un dono non può fare a meno di desiderare che tutti riescano - prima o dopo - a godere dello stesso privilegio.
Affrontando la paura e il dolore, affrontando le salite, il sangue, le lacrime. Affrontando i sistemi che si sgretolano e le collisioni tra i pianeti interiori.
La Vita e la Sua pienezza sono esattamente dove dovrebbero essere, per tutti.
Sta a noi, solo a noi, saltare l'abisso e coincidere nel corpo e nell'anima con la Luce del Cosmo e le Sue Verità.
Buonanotte
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