venerdì 4 aprile 2014

Piccoli disturbati crescono



Ed oggi - mi dispiace per voi! - parliamo di un argomento ostico assai: crescere bambini oggi, il marketing aziendale e l'impero dei giocattoli.
Avete notato ultimamente che in qualsiasi negozio, supermercato, bar, autogrill andiate vi ritrovate assediati da gadget dei più svariati del nuovo mito dell'infanzia, la tanto temuta, celebrata e controversa Peppa Pig?
Ora...
Mai avuto nulla contro l'accostamento tra cartoni animati e animali.
Sono cresciuta guardando "L'uomo Tigre" (e così si spiegano molte cose!).
"Hallo Spank" era di certo uno dei miei guru bambineschi.
E ne potrei citare mille altri ancora.
Ma - per quanto concerne Peppa Pig - ho la seguente remora: se fossi madre (e spero di esserlo presto) sarei davvero fiera di sapere che mia figlia di 2, 4 o 6 anni si identifica con una maiala?
Perchè di questo si tratta.
Di una maiala.
Sotto carnevale ho anche scoperto tra gli scaffali di un supermercato il COSTUME da maiala.
E mi sono immaginata milioni di bambine che chiedevano insistentemente alle madri di indossare le vesti della scrofa più famosa del mondo.
Ora, se non facesse ridere ci sarebbe da piangere, non vi pare?
Perchè una bambina che a 4 anni desidera essere una maiala, a 15 anni cosa desidererà?
I più "navigati" mi diranno che non esiste correlazione tra il mondo dell'immaginario infantile e le abitudini consolidate di un adulto.
Sarà...
Io però che sono cresciuta a pane e Lady Oscar appena raggiunta l'età della ragione ho voluto farmi bionda, usare gli stivali e imparare ad andare a cavallo.
Mi chiedo dunque di quali sogni sarà capace un'adolescente cresciuta con Peppa Pig: vorrà farsi tatuare un maiale sulla caviglia? Grufolerà fino all'università invece di parlare? Si cercherà un marito idiota come il padre incapace che si ritrova la sua beniamina in rosa (altro bell'esempio da divulgare nei primi anni di vita!)? Diventerà vegana? O quando scoprirà che si è mangiata Peppa Pig tutta la vita nel panino al prosciutto sgozzerà i familiari per vendetta?

Non sono ancora madre, grazie al cielo.
E mi auguro che per quando lo diventerò questa terribile moda sarà passata.
C'è anche da dire che avendo abolito la televisione dalla mia vita da anni ormai qualsiasi fenomeno mediatico farà più fatica ad insinuarsi tra le mura domestiche. 
E' vero però che un bambino non vive solo tra le 4 pareti della propria casa.
E in questo caso mi verrebbe da aggiungere un sentito "purtroppo".

Consigli di sopravvivenza non ne ho.
Evitate gli autogrill quando potete e comprate tanti libri da leggere ai vostri figli (e se proprio non avete tempo o voglia almeno regalate loro dei sani audio-libri).
Altro che DVD educativi! 
Nell'immagine preconfezionata della tv non c'è nulla di educativo.
L'unica cosa che fa davvero crescere a dismisura la fantasia e l'intelligenza in un bambino è l'interazione: leggendo interagisce perchè crea di fatto nella mente un mondo tutto suo.
Con la tv il mondo gli viene propinato bello e pronto.
Niente interazione, niente crescita, massima lobotomizzazione.
Il sogno di qualunque team manager di una ditta di giocattoli. 

I bambini non sono umani idioti, sono solo umani piccoli.
Trattiamoli come tali.
Peppa Pig è un insulto vivente all'intelligenza di un bambino, alla sua anima, alla sua voglia di conoscere e crescere in questo mondo.

Forse, se uno spirito ha deciso di fare il grande sforzo di incarnarsi per compiere un viaggio in questa realtà, merita di più di una maiala come angelo custode.

Nathaniel


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