domenica 8 settembre 2013

500 mila anni



L'ipocrisia umana non conosce confini, quando l'ambizione cieca (in qualunque ambito) la fa da padrone.
Tuttavia questo non è più il tempo degli inganni.
E' il tempo della Verità cristallina.
Noi siamo esseri immortali, non conosciamo "inizio" nè "fine", almeno non nel modo in cui questi termini vengono comunemente intesi.
L'Anima è tutto ciò che conta su questo pianeta: il Suo progredire, i Suoi incontri (o reincontri, sarebbe meglio dire), il Suo spogliarsi costante e continuo da attaccamenti inutili e spesso dannosi per la nostra vita.
Cos'è un attaccamento?
Quella forza che ci rende ciechi innanzi alla purezza dello Spirito, quella "mente che mente" che tutto vuol tenere sotto controllo, manipolare, ottenere senza sforzo, senza responsabilità, senza virtù.
L'attaccamento è un veleno che ci rende - di fatto - malati anche quando sembriamo sani, infelici anche quando gli "altri" ci dipingono sereni, insoddisfatti anche se siamo miliardari, belli e famosi.
L'attaccamento è dipendenza dall'ego, da tutto quello che mai potrà rendere un uomo davvero completo, felice e appagato.
E' la non accettazione del mutamento perenne della vita.
E' pedissequa lotta all'inevitabile cambiamento proprio e altrui.
E' - fondamentalmente - mancanza di connessione con il tutto, mancanza d'Amore, mancanza di visione dell'Uno nel microcosmo e del microcosmo nell'Uno.

Se dunque - armati quanto basta di coraggio e predestinazione - saremo capaci di sollevare il velo di Maya che ci fa strisciare a terra come serpenti, scopriremo di possedere ali forti e gambe veloci con cui affrontare le meravigliose e insieme terribili Verità del Cosmo e di noi stessi.

"Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti, 
amare profondamente ci rende coraggiosi."
Lao Tzu 

Nathaniel


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