domenica 18 novembre 2012

Sangria epifanica remembering Proust' style




Inutile discutere in proposito: l'Ego è davvero un incredibile arrivista (stavo per scrivere stronzo ma poi - così, ad inizio post - mi sembrava dannatamente scortese!).
"Non sono mai infelice per le ragioni che credo", dice Eckhart Tolle - come mi ha fatto notare un caro amico qualche giorno fa.
Nulla di più vero.
Si è sempre infelici perchè si pensa a ciò che stato o a ciò che potrebbe verificarsi o non verificarsi in futuro.
Provare autentica e pura infelicità essendo completamente rivolti al tempo presente risulta per lo meno assai difficoltoso. Se non impossibile nella maggioranza dei casi.
Dunque stasera sono infelice perchè il mio Ego fa i capricci: dice di essere insoddisfatto per una ragione in particolare.
Ma in realtà l'Ego è SEMPRE insoddisfatto per qualcosa: le ragioni che di volta in volta adduce sono mere scuse, in cui noi cadiamo con tutte le scarpe.
Si impara anche da questo.
Osservando il suo - che diventa nostro a pieno titolo - comportamento a metà tra il ridicolo e lo sconsiderato.
Stamattina mentre praticavo la meditazione zazen ho preso coscienza del fatto che quando mi vergogno di qualcosa che ho fatto (per esempio sbagliare, non in un ambito specifico) automaticamente le mie spalle si muovono in un certo determinato modo. Quasi come un tic.
Non lo avevo mai notato prima.
La presenza sviluppata durante la meditazione mi ha aiutato a "vedermi", o meglio, a vedere dall'esterno la macchina biologica e le sue convulse reazioni di fronte al ferito autocompiacimento.

Lo so, lo so. Tutto serve nell'ottica del perseguimento della Verità (o assenza di Verità, che poi è la stessa cosa). 
Ma... Porca vacca!
Ogni tanto vorrei davvero essere una di quelle donne che pensa esclusivamente a quale borsetta comprarsi perchè sia  "intonata" alle scarpe da cocktail con cui ha finito solo il giorno prima di dilapidare lo stipendio.
Ho detto ogni tanto. Tipo........ 5 minuti ogni 3 mesi????
Invece no.
Al massimo so masturbarmi la testa con i "se", i "ma" e i "però".
Con la consapevolezza - per giunta - che sto facendo un'enorme boiata.
Insomma, oltre al danno pure la beffa.

L'unica vera consolazione che mi resta in simili momenti?
Sapere che fra 8 ore potrò gustarmi un caffè bollente.

Eh già, è proprio vero.
A volte basta poco, che ce vò????????????

Mi sa che stasera - complice l'Ego bastardo - mi toccherà perfino rimpiangere la Banshee...
Cordero de Dios!!!!!!
:0)

Francesca

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