Ormai dovrei esserci abituata, alle misteriose "coincidenze" che in questo periodo dirigono la mia vita.
Eppure a questo genere di cose non si fa mai l'abitudine.
Perchè?
Perchè in fondo (e forse nemmeno tanto in fondo) hanno un carattere "magico" a cui noi terrestri non siamo per nulla abituati, almeno nella maggior parte dei casi.
E prima di accettare che la magia potrebbe far parte della nostra vita in modo naturale se solo la lasciassimo entrare con semplicità e Amore, bisogna sbatterci la testa svariate volte.
E usare molti cerotti prima di andare avanti.
Questa mia riflessione è nata dalla lettura di un capitolo in particolare del libro "Vivere Zen" del Maestro Tetsugen Serra. E' destino che in questo momento io debba entrare in contatto con libri che mi "parlano", come già successe con quelli di Castaneda circa un mese fa.
Allora ebbi la sensazione che Don Juan si rivolgesse a me direttamente tramite i suoi insegnamenti.
Durante la lettura di questo capitolo del libro del Maestro Tetsugen ho provato per la prima volta in tutta la mia vita l'incredibile sensazione di aver come scritto io ogni singolo pensiero, ovviamente al di là di qualsiasi inutile forma di presunzione.
Due emozioni così diverse tra loro eppure egualmente sconvolgenti a soli 30 giorni di distanza l'una dall'altra.
Mi chiedo cosa potrà capitare entro il prossimo mese!
Intanto - per meglio far comprendere di cosa qui si stia parlando - intendo condividere con voi parte del capitolo in questione, intitolato "Lo Zen e la meditazione dell'Amore", nella viva speranza che Esso vi parli come ha saputo fare con me.
"(..) Amore è libertà, perchè Amore non è dominio: non puoi possedere l'Amore. Il frutto della pratica Zen è la Prajna, cioè la saggezza. La saggezza fa fiorire la Karuna, la compassione per tutti gli esseri, ciò che noi occidentali chiameremmo Amore Universale, Amore Incondizionato.
(...) Nell'Amore l'indipendenza non è ammessa: Amore è dissolvere il proprio ego, la propria individualità.
Amore è libertà, e noi abbiamo paura della libertà, perchè la libertà è incontrollabile e imprevedibile, altrimenti non sarebbe libertà. Non si può infatti pensare di regolare la libertà.
(...) L'Amore non può essere oggetto di impegno, non è qualcosa che si costruisce o si mantiene, è libero, viene dalla libertà interiore e se ne va quando tale libertà è soffocata. (...) L'Amore non può essere consolidato, l'Amore non è un monumento; se lo diventa, è il monumento tombale dell'Amore.
(...) Le persone hanno paura d'amare, perchè amare è aprire tutte le finestre, tutte le porte e lasciare entrare il sole vivificante dell'altro. Hai paura che questo sole illumini zone che non vorresti scoprire, che i tuoi attaccamenti e i tuoi condizionamenti, le tue piccole sicurezze svaniscano al sole. E allora è panico. Meglio far uscire l'amore e dirigerlo come un cannone dove vogliamo noi, per annientare quello che vogliamo sostituendovi il nostro amore, cioè il nostro ego. Così facendo, l'amore non ci fa paura certo, ma non è amore: è potere, dominio, controllo dell'altro, è ricerca di riconoscimento del nostro ego nell'altro, è tutto tranne che Amore.
Il fine dell'Amore è liberarci dall'io, dal vivere isolati nell'ego e riversare tutto se stesso nell'altro. Quando due persone si incontrano nell'Amore, c'è un momento magico in cui le vibrazioni dell'uno entrano in sintonia con quelle dell'altro: si è sulla stessa lunghezza d'onda, scompaiono i confini, tutto svanisce e i pensieri diventano leggeri. Ciò che prima nella vita ci sembrava insormontabile ora è superabile e più l'Amore è intenso e più le imprese impossibili divengono possibili, perchè più nulla è condizionato dai limiti del nostro piccolo io.
(..) Quando si ama profondamente ogni persona, questa vibrazione prodotta dal nostro Amore si riversa positivamente, come un fiume in piena, sugli altri che allora, per quanto possano essere chiusi in difesa, avvertono nel profondo quest'energia positiva che li tocca, li avvolge. Spesso le persone, quando sentono quest'onda d'Amore, si ritraggono spaventate, hanno paura ad aprirsi e a entrare in sintonia, perchè non sanno, non conoscono che cosa può accadere.
Talvolta dobbiamo stare attenti a non soffocare d'Amore le persone, perchè l'Amore è così potente che può essere anche devastante. Ma quando è veramente Amore allora fa ritrovare tutta la magia del vivere. Il mondo esterno svanisce e i due innamorati rimangono soli anche se sono in mezzo a una folla. Questo isolamento tanto desiderato e sentito è il seme della trasformazione: è la meditazione dell'Amore.
(..) L'Amore è il desiderio di fondersi nell'altro, dove quest'altro rappresenta per noi il sublime, l'Assoluto, perchè è questo che l'uomo cerca inconsciamente nell'Amore.
(...) L'uomo non si conosce, ma vuole conoscersi. Il suo dramma esistenziale è essere consapevole di esistere, ma non sapendo chi è, inizia a identificarsi con tutto ciò che accade intorno, cerca attorno a sé la risposta alla sua domanda: "Chi sono io?". Innamorarsi dell'altro è afferrare se stessi perchè si trova nell'altro se stessi, ecco come avviene la ricerca dell'Assoluto attraverso l'altro.
L'Amore diviene così un profondo atto spirituale, l'inizio di un cammino."
La storia della mia vita in poche righe.
Altro che salto quantico!!!
:0)
Francesca
PS: Per onestà nei confronti dell'Autore devo precisare che la maiuscola nella parola Amore è stata introdotta da me, a parte quando Egli parla di l'Amore Universale e Incondizionato.
Se volete comprare il libro sopracitato qui di seguito potrete trovare il link sul sito di IBS in cui è in vendita:
C.Tetsugen Serra: Vivere Zen
PS2: Grazie a Vincenzo per avermi inviato "per caso" la foto che compare all'inizio di questo post.