giovedì 17 febbraio 2011

Tazzine e pinzillacchere


Si sopravvive.
Si sopravvive ai concerti, alle serate amare, agli amici che non sono tali.
Si sopravvive al pensiero di essere soli e disarmati, magari gridando nel sonno o urlando alla luna, come un cuore di cane.
Si sopravvive nella bassa marea, al tempo che non concede tregua, alle possibilità sfuggite, ai desideri inadeguati.
Si sopravvive ad un bacio mancato, alle promesse infrante, all'assenza che sa di fondi di caffè abbandonati nel lavello di cucina.
Oggi mi sveglio e non so bene a cosa sono sopravvissuta.
A tutto un po', direi. E tutto sommato non mi posso lamentare.
Quindi mi alzerò dal letto e assaporerò il caffè profumato e caldo invece del suo fondo.
Stamattina me lo sono proprio meritato.

Buona giornata a tutti
Francesca

1 commento:

  1. Si sopravvive grazie ad un sorriso che sovraintende ai nostri pensieri; si trova la forza di aprire quelle finestre quando nel nostro cuore è presente il primordiale panorama a china del nostro spirito. Si cerca nella musica ciò che già si possiede, una tensione a camminare sempre desiderando un degno compagno di viaggio. Donare e ricevere felicità con dolci malinconie , un solfeggio universale di una osmosi che non si smette mai di desiderare... Si rimane vivi così, in un mondo musicale in cui i migliori resistono nell'ombra, vampirizzati da un sistema arroccato in una torre piena di provviste ma con arredi infelici e tende scure...

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