sabato 5 febbraio 2011

Incendio terracqueo


Lo so, lo so.
Giorni che latito.
Ma la vita a volte consuma le nostre priorità.
Molti cambiamenti si stanno preparando: sento il regime scricchiolare di lontano, come una barca con troppi tarli ormai pronta a precipitare nell'immenso blu; avverto la primavera che scalpita nonostante sia solo l'inizio di febbraio; respiro la festa degli amici che mi condiscono piatti colmi d'affetto e stima; e il cuore - questo muscolo sraordinario e tenace - pare giubilare innanzi alle meraviglie del creato.
Di tanto in tanto si ha bisogno di silenzio.
E non si trovano le parole per spiegare la lussureggiante destrezza con cui l'anima accoglie il nuovo lasciando il passato a riposare in un angolo.
Oggi mi sento ripartorita dal Verbo di Dio: avvolta da un trionfo di luce, di impavida speranza.
E vorrei abbracciare il mondo e portare consolazione laddove vi è dolore, squarciare la malinconia e dare visione dell'infinito che in sorte mi è toccato conoscere, di cui ho partecipato anche solo per un singolo, taumaturgico momento.
Resto dunque in attesa dell'occasione che la vita mi concederà, riconciliata con qualcuno che è molto caro al mio cuore.
Buonanotte a tutti i piccoli sognatori che non si sono accorti di essere divenuti adulti e che continuano a dipingere nella terra e nel fuoco il proprio futuro.

Francesca

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