giovedì 26 giugno 2014

Catene spezzate


A me e Marco 

Un turbinio di pensieri ed emozioni cavalca il mio presente.
Non faccio che visualizzare nella mia mente storie che parlano di madri mediocri, vite mediocri, paesi mediocri.
Oggi all'aeroporto di Fiumicino ho rimpianto il Giappone per l'ennesima volta dal 2 giugno, data del nostro rientro da Tokyo. 
E volete sapere una cosa?
Ne sono stufa.
Sono stufa di questa "realtà" come lo può essere un commensale che viene invitato a cena dai padroni di casa 2 volte alla settimana da 3 anni.
E da 3 anni ad ogni benedetto pasto gli vengono serviti tortelli alla bolognese.
Quando è troppo è troppo....
Io voglio cibarmi di bellezza, di planate improvvise, di orizzonti larghi e profumati di selvatico.
Questa mediocrità ha il medesimo odore del mosto lasciato a macerare troppo: fa venire la nausea e attira insetti divoratori di macerie. 
E ciò che risulta in modo evidente é che  questa mediocrità è corrosiva, invadente e onniscente.  
Tutto sa, tutto brama, tutto divora.
Quale rimedio allora vi può essere ad un tale deprimente mondo di non morti?
Scegliere il mondo dei vivi. 
Scegliere il Bene e il Bello.
Scegliere il Nobile e il Puro.
Scegliere. 
E non farsi scegliere da ciò che ci si trova innanzi.
La maggior parte degli esseri umani muore un po' ogni giorno: tale è il destino di chi (soprav)vive in modo inconsapevole. 
Siate sempre dalla parte di coloro che vivono quel che resta della loro vita come se ogni occasione fosse l'ultima, l'unica, la sola: senza futuro, senza viltà,  senza scuse. 

Per noi oggi i sensi di colpa - giustificati e non - sono finiti.
Da qui, un po' in sordina e un po' rutilando, riparte la nostra vita.

Nathaniel


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