martedì 11 marzo 2014

Scleranthus



Recentemente sono giunta alle seguenti conclusioni:

1. Nonostante il mio FOP (ossia Forame Ovale Pervio) ho deciso di abolire la cardioaspirina e preferire ad essa metodi naturali alternativi.

2. Per le mie emicranie croniche userò lo stesso sistema.

3. Per aiutare psicologicamente e fisicamente coloro che amo intendo ricorrere al medesimo escamotage.

3. Di conseguenza ai punti numero 1, 2 e 3 ho intrapreso lo studio dei fiori di Bach e mi sono buttata a capofitto nell'omeopatia.

Conseguenze a tali considerazioni?
Il mio stomaco ringrazia ululante per la sospensione della cardioaspirina.
Le emicranie ringraziano in sordina perchè non sono ancora passate.
Il portafoglio non ringrazia perchè purtroppo i fiori di Bach (intendo ogni singolo distillato) non sono economicissimi ma ne vale comunque la pena.

A questo proposito vorrei condividere uno scritto del dott. Edward Bach (1886-1936) che ho rinvenuto all'interno del libro di Mechthild Scheffer, testo che sto attualmente studiando per documentarmi al meglio sulla terapia floreale.
Lo propongo perchè affronta tematiche e argomentazioni di carattere filosofico-metafisico da me largamente condivise.
Fatto che mi lascia egualmente stupita ed entusiasta.
E lasciatemi nutrire la vera speranza che possa stupire ed entusiasmare anche voi.
Buona lettura!

Nathaniel



"Invece di seguire i metodi del materialismo, la scienza ha bisogno di metodi fondati sulla realtà del vero e orientati sulle stesse leggi divine del nostro essere.

L'arte della guarigione passerà dall'ambito dei metodi terapeutici puramente fisici a quelli del risanamento spirituale e mentale. Soltanto grazie al ristabilimento dell'armonia fra anima ed emotività sarà possibile eliminare la causa prima della malattia e riservare l'uso dei rimedi farmacologici che fossero ancora necessari al completamento della guarigione del corpo. 

Dunque i medici del futuro avranno due grandi finalità.

La prima sarà assistere il paziente per aiutarlo a conoscere se stesso e indicargli anche gli errori nei quali può incorrere.

Un medico siffatto deve necessariamente progredire nello studio delle leggi spirituali che regolano l'esistenza dell'uomo, oltre a occuparsi degli aspetti della natura umana grazie ai quali potrà riconoscere, nei pazienti che si rivolgono a lui, i fattori scatenanti del conflitto interiore fra l'anima e la personalità.

Dev'essere in grado di indicare a chi soffre i comportamenti ai quali deve rinunciare e le virtù che deve sviluppare.

Ogni singolo caso richiederà un'attenta considerazione, e soltanto coloro che avranno dedicato gran parte della loro vita allo studio dell'uomo e avranno il cuore colmo del desiderio di aiutare il prossimo saranno in grado di svolgere questo ufficio supremo e divino al servizio dell'umanità: aprire gli occhi a chi soffre e illuminarlo sul motivo del suo essere, comunicargli la speranza e ridestare la sua fiducia, per aiutarlo a sconfiggere la malattia.

Una terapia corretta non richiede trattamenti che privano il paziente del suo senso di responsabilità, ma dovrebbe indicare soltanto le regole da seguire per aiutarlo a superare i suoi errori.

Il secondo dovere del medico consisterà nel prescrivere presidi terapeutici che aiutino il corpo materiale ad acquistare forza e lo spirito a conquistare la pace, ad ampliare i propri orizzonti e aspirare alla perfezione: e dunque a ristabilire la pace e l'armonia in tutta la personalità.

Questo genere di rimedi esiste in natura, là dove la misericordia del divino Creatore si è prodigata per il risanamento e la consolazione del genere umano. Alcuni di questi rimedi sono noti, e altri verranno ricercati col tempo nelle varie parti del mondo, in particolare nella nostra terra madre, l'India. Non c'è dubbio che, nel corso di questa ricerca, torneremo a riscoprire gran parte di quella scienza che era già nota all'uomo oltre duemila anni fa. 

Non lasciatevi distogliere dall'adozione del metodo a causa della sua semplicità, perchè più progredirete nella ricerca, più vi apparirà palese la semplicità di tutto il creato."



"La verità non richiede analisi, discussioni o lunghi giri di parole; 
la riconosci in una frazione di secondo, perchè fa parte di te."

Edward Bach 


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