giovedì 27 marzo 2014

望郷の念



E la vita continua tra Puccini, traslochi, fisica e metafisica.
Un nuovo lavoro mi attende, nuovi soli, nuovi colleghi, nuove strade.
Tra un Paradiso di cozze e una statale piena di buche e autovelox.

Non mi scoraggiano più gli spostamenti: ho preso residenza dentro la mia auto ormai.
Faccende da musicisti.
Prima di partire mi restano solo Bohéme da spolverare e una pila di panni da stirare.
Nonchè - ovviamente - una valigia formato famiglia da preparare.
Queste sì che sono dolenti note per le mie sensibili orecchie!

La casa è silenziosa.
La pioggia fuori la fa da padrona.
Non so cosa preparare per pranzo ma qualcosa inventerò.
Chissà che le celeberrime lenticchie non giungano in mio soccorso per l'ennesima volta!

Oggi è del tutto giorno di saluti.
Niente festeggiamenti, niente aperture.
Rimango insolitamente ripiegata su me stessa, senza strascichi di sorrisi alla mia porta.

Ma è un momento.
Uno fra i tanti.
Da assaporare e lasciar andare.
Panta Rei.

Nathaniel

PS: Per coloro che fossero curiosi il titolo del post di oggi è in giapponese.
      Significa "senso di nostalgia".

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