martedì 7 giugno 2011

Missili in giardino



Questo è decisamente un periodo di transizione.
Everything changes, nothing changes.
L'umore cambia a seconda del Vento ed io non posso che assecondarlo.
Le persone vanno e vengono ma ormai non raggiungono più alcuno scopo all'interno della mia vita.
Ciò che ho imparato resta tale, uguale a se stesso. Alcune asserzioni sono intramontabili.
E la fiducia decade, come gli isotopi radioattivi.
Freud direbbe che ho paragonato la fiducia alla radioattività.
In qualche modo gli darei ragione, se ne avessi modo, tempo ed intenzione.
Ma non è così.
Ciò che porta consolazione all'amarezza ormai costante è solo la Via del Sapere che si dipana maestosa e certa innanzi a me, una intramontabile fonte a cui abbeverarsi nei momenti di sconforto e stanchezza.
Si può sempre investire su di sè senza doversi poi pentire.
Cosa sono i sorrisi degli uomini se non un vago simulacro in cui vediamo riflesso per un istante l'orizzonte di Dio?
Ma è un momento solo, abbacinante e subito spento, consunto dai lacci della nostra fallace mortalità.
L'illusione, quella vera, s'incarna nel confondere le proprie buone intenzioni con quelle altrui, scomponendo il ritmo dei pensieri in un torbido fraseggio dal respiro ampio ma dal contrappunto errato.
Ci si commuove per un errore di valutazione, per la bellezza melliflua di un'equazione complessa perchè  irrisolvibile. 
La semplicità invece non è mai doppia, non è soggetta a fraintendimenti, non ha pieghe nascoste in cui annaspano passato e futuro confondendosi in un'unica matassa aggrovigliata e fraudolenta.
Mi piego come un giunco alle necessità del Tempo che mi desidera solinga, inquieta e forte.
Costa dolore. Perchè si paga sempre un prezzo per ascendere il monte del proprio Destino.
Oggi quel prezzo è alto, quasi indicibile, senza confini, liquido come lava infuocata.
Erode la pelle ed i pensieri, spezza le reni lasciandomi inerte ai margini della strada.
Eppure riesco ancora a respirare.
Uno e due.
Inspirare ed espirare.
Il dolore c'è, si sente, è quasi palpabile. 
Ma contando e aspettando parrà ogni secondo più lieve.
L'alba non è poi così lontana.

Francesca

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