Dall'Italia continuano ad arrivare notizie sconfortanti: conoscenti ladri, giornali fasulli, pubblicità fraudolenta, esaltazione mostruosa dell'ego.
Ormai mi sono abituata ai ritmi giapponesi: sorrisi cortesi nei locali, coda composta per salire sulle scale mobili, silenzio nella metropolitana splendente di pulizia e con i posti a sedere riscaldati.
Nemmeno la quantità di riso spropositata mi reca più alcun fastidio.
Si può tranquillamente andare sui servizi pubblici a mezzanotte con la borsa aperta, dormire con la porta di casa senza serrature, vedere uno spettatore prima di un concerto avvicinarsi su una scala mobile di Ueno con un sorriso disarmante, chiederti il nome e dirti che è molto emozionato di assistere all'opera. Ancora un minuto di conversazione e scattava in automatico la richiesta dell'autografo.
Da noi se vai in giro con una custodia di violino sulla schiena il meglio che ti può capitare è incontrare qualcuno che ti chiede: "È una chitarra?".
Nel peggiore fa finta di ignorarti, ti dà una spallata per farti capire che l'ingombro della custodia gli dà fastidio e se ne va mandandoti a fanculo.
UH, come mi manca l'Italia!
Gli italiani poi......
Nathaniel
Ps: è ufficiale, sono una Bruja a tutti gli effetti!