lunedì 15 luglio 2013

Treccine e scripta manent



Il mio nome è come la rosa di Giulietta.
Chiamatemi come il vostro cuore desidera: la sostanza non cambierà.
Ponetemi in alto o in basso: il colore e la fragranza del fiore resteranno inviolati.
Chiudetemi fuori di casa o accoglietemi in un vaso prezioso: 
il mio inizio e la mia fine rimarranno identici.
Solo chi ha occhi per vedere, vede la Rosa al di là dei suoi petali e ne aspira l'essenza,
nutrendosi - pur nell'assenza - di un ricordo impermanente 
che ha sapor di rovine, rinascite e danze primordiali.

Capuleti e Montecchi, non lo siamo tutti?

Nathaniel


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