venerdì 12 luglio 2013

Acronimo d'alta montagna



Ostinate frequenze di memoria mi costringono a non assoggettarmi al presente.
Almeno a tratti.
Come un personaggio di Dickens fluttuo nella nebbia, in attesa di un segnale, di un simbolo da interpretare, di una storia da raccontare.
Dopo mesi di lotta contro - o a favore, chissà? - del Destino, la pace giunge sempre inaspettata.
Ed il silenzio che ne consegue - rotto solo dal rumore dei fornelli e da una melodia di Mozart - sa di pane fatto in casa. E' un silenzio autentico, viscerale, palindromo. 
Può infatti essere attraversato in qualunque direzione, per qualunque motivazione.
Basta che sia valida e non recalcitrante innanzi all'onestà.
Siedo nel mio giardino irrorato dal sole come una pianta viene innaffiata dal fiume.
Senza volontà. Ferma. Presente.

Stare è essere consapevoli di essere in divenire, senza per questo diventare troppo alteri o prodighi di un'eccessiva trasparenza.

Nathaniel

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