Zante - Baia della nave |
In questa serata di urla condominiali a sfondo calcistico mi dissocio.
Da cosa?
Forse da un modo di pensare che - a ben guardare - è diventato "IL" modo di pensare, in barba alla tolleranza dei popoli per i popoli.
Eppure - pur se sembrerà bizzarro - non vorrei vivere in un altro mondo, in un differente momento.
Mi sembra perfetto tutto quello che mi circonda.
Perfetto per ciò che corrisponde alla mia Anima, alla Sua evoluzione, ai Suoi doveri (che - a quanto mi dicono - sono tanti e svariati).
Sento il calore degli amici, vicini e lontani.
Il loro conforto, le loro parole di incoraggiamento.
E non faccio poi troppo caso alle emicranie che - con la stagione dei bollori - mi tengono compagnia con maggior frequenza e più affetto di prima.
Ma va bene. Va tutto bene.
Laddove ci si accorge che il sogno comincia a coincidere con la realtà e viceversa non può esserci confusione, nè ripensamento.
Solo la pazienza di aspettare che tutto sia compiuto.
In un singolo momento.
Al di là delle apparenze del Tempo e delle Sue fragilità.
Francesca
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