domenica 18 dicembre 2011

Medioevo metropolitano



Davvero sconfortante rendersi conto a qual punto di massimo degrado si sia spinta la nostra società, che di civile ormai ha davvero poco.
Sabato pomeriggio, ore 13.30, via Boccea, Roma.
Un tizio su una moto ad un incrocio EVITA di darmi la precedenza. 
Io di certo non metto a repentaglio la sua vita ma gli faccio semplicemente capire che la sua è un'infrazione.
Risultato?
Il tizio - sociopatico direte voi, anche se a me è parso un comune cittadino italo-romano - mi insegue, affianca la mia auto, dà un calcio alla portiera. Quando la coda costringe la mia macchina ad arrestarsi si avvicina al finestrino urlando ogni tipo di insulti e minacce.
Io abbasso il vetro e con molta pacatezza mi limito a dire : "Mi scusi, ma a quell'incrocio, chi ha la precedenza?"
L'uomo, strozzato dalla propria incapacità di linguaggio e dal torto evidente, insiste con gli insulti (che riguardano me, mia madre, il mio aspetto, persino i miei occhiali!) e si fa via via più minaccioso anche fisicamente.
Avvicinandosi sempre più al finestrino pone il braccio destro nel classico atteggiamento di chi vuol "menare le mani" e urla: "Brutta p....., ti faccio cadere tutti i denti!". 
Io quietamente rispondo: "Bene, poi andiamo dai Carabinieri e vediamo che succede."
L'uomo pare spiazzato. Continua a vomitare improperi ma inizia ad arretrare, probabilmente sorpreso dalla mia calma e compostezza, dal mio non retrocedere spaventata di fronte alla sua barbarica "mascolinità". 
Infine accellera e mentre la moto parte si volta per regalarmi il suo sputo benedetto che per fortuna, invece di colpire me, si accascia sulla portiera della macchina.
Le auto dietro clacsonavano irriverenti. Quindi, nonostante l'evidente stato di shock in cui mi trovavo, mi sono spostata poco più avanti e mi sono fermata in uno spazio libero per lasciare la strada sgombra.
Le gambe mi tremavano e le lacrime cominciavano a salirmi agli occhi.
Ma non ho pianto, no: questa soddisfazione non se la meritava.
Non intendo soffermarmi troppo sull'episodio che si commenta da sè.
Vorrei spendere però due parole su tutte le persone che - mentre il malintenzionato mi aggrediva in piena luce - si "godevano" lo spettacolo senza intervenire, pur vedendo minacciata chiaramente l'incolumità di una donna. 
VERGOGNA!
In effetti non sono molte parole. Solo una. Ma è più che sufficiente.
Tutto sommato penso che mi sia andata bene. 
Perchè sono rimasta calma. Perchè ho risposto pur senza provocare.
Ma ho rischiato la famosa "papagna" sul muso. L'ho avvertito chiaramente.
Non so bene come spiegarlo: probabilmente l'animale uomo che è dentro di noi percepisce in modo efficace il pericolo che gli sta innanzi e lo sa anche quantificare in un infinitesimale lasso di tempo.
Se mi avesse picchiato sarei potuta svenire o riportare danni seri. Era comunque un uomo di 40 anni ben piazzato, alto un metro e 85, e il suo braccio mi avrebbe colpito in pieno viso dall'alto verso il basso, posizione che avrebbe "agevolato" il verificarsi di danni ingenti.
Chissà, forse se mi avesse spaccato la faccia i VERGOGNOSI passanti avrebbero pure portato una foto ricordo a casa, oltre alla sporta della spesa.

VERGOGNA!

Francesca

9 commenti:

  1. francesca ........sono veramente amaregiato per la tua disavventura
    e che ci sono persone(e veramente troppo chiamarle persone)che si mettono in strada nn per andare da :A-B ma per prendersi soddisfazioni (se soddisfazioni si possono chiamare)perche nella vita nn ne possono avere di diverse.......
    Pensa questo anche se sono macre consolazioni
    Sono dei poverini che nn possono permettersi altri valori nella vita...........
    Persone abbruttite dalle delusioni e dalle sconfitte .
    E che sono arrabiate col mondo e nn possono prendersi soddisfazioni
    Ergo si accaniscono con chi reputano deboli
    Cio nn toglie che sono un pericolo .
    Quello che mi fa più rabbia e che nessuno di quelli che si indegna alle notizie di violenza su bambini e donne nn intervengono a difenderli quando ne hanno l'opportunita

    INDIGNATEVI
    Io lo sono

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  2. Caro Paolo,
    ad un gesto simile si potrebbero dare milioni di spiegazioni: sociologiche, antropologiche, econominche, finanche politiche.
    Ma sarebbe una masturbazione mentale inutile dato che io nulla so - e saprò - del cittadino x a cui è parso facile, comodo e opportuno aggredirmi.
    Ti parrà strano ma non sono nemmeno arrabbiata con lui.
    Forse è davvero una vittima di questi tempi grigi.
    E le vittime spesso, se incapaci di elaborare e risolvere le proprie difficoltà, diventano a loro volta carnefici continuando a creare altre vittime in un gioco dell'oca al massacro che pare non avere fine.
    D'altro canto gli "spettatori" non hanno alibi. Sono colpevoli di tutte le accuse. E qualsiasi tribunale - umano o divino - li condannerebbe.
    Tu penserai che la giustizia in questo caso ha fallito.
    Eppure c'è una giustizia subdola, strisciante, che in ogni caso vince sempre: quella della coscienza.
    Loro SANNO cosa hanno visto e cosa NON hanno fatto.
    L'essere umano ha tatuate in sè le regole del vivere civile e quando le disattende, pur trovandosi mille scuse, dentro di sè conosce la verità.
    Questa è una punizione più che sufficiente.

    Francesca

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  3. brava francesca .......
    ha iproprio ragine
    e la coscienza sociale che viene a mancare
    la forza o il coraggio che ci spinge a lottare e difendere ......i valori che sappiamo giusti
    e piu facile fingere di nn vedere che prendere una posizione
    che in questo caso nn era molto difficile capire ...quale fosse giusta......
    onore a te e alla tua saggezza

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  4. ah francy! che amarezza leggere dell'ennesima conferma che l'uomo alfa (nonche analfa..beta), in questo sgarruppato nsotro paese, s'aggira minaccioso ed impunito! E butto lì però questa mia pesronale osservazione: peggio questo cavernicolo moderno, che della sua grettezza non fa mistero, o un capo sorridente e piacione pronto però a calpestarti e umiliarti (sempre tra un sorriso e l'altro, beninteso) in quanto donna e dunque: inferiore, indegna, sottoposta?!

    (Guerre tra poveri...I know, i know!)

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  5. Quando pensi di abbandonare il pianeta, Francesca?! :)

    Giacomo Galvano

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  6. Cara Kiara,
    probabilmente il cavernicolo è più pericoloso nell'immediato presente. Il piacione mette a repentaglio il futuro. Che dire?
    Speriamo si estinguano entrambi, con buona pace del loro inutile seme e della nostra serenità.
    Francesca

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  7. Giacomo,
    servo ancora al mio pianeta.
    Non lo abbandonerò perchè uno dei suoi abitanti ha mostrato "scortesia".
    Non sarebbe giusto verso tutti gli altri.
    Un abbraccio
    Francesca

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  8. Che schifo, anche a me è capitato e non solo per strada, ultimamente cerco di non insistere sull'evidenza della mia ragione e dell'infrazione altrui perchè per molto meno ho avuto il mio primo e finora ultimo attacco di panico vero e proprio, quindi per ora non mi sento di mettere a repentaglio la mia salute. Non ci riesco sempre poi perchè ho un carattere troppo incline al senso di giustizia e pure incazzosetto. Mi indigno tanto perchè oltre ell'evidente torto c'è pure l'ingiuria e solo quella basterebbe per una denuncia.
    In questo paese ormai in preda alla barbarie non so nemmeno quanto potrebbe essere risolutivo andare dalle forze dell'ordine, in un paese dove regna la legge del più furbo e nessun segnale stradale, regola, legge è più rispettata e fatta rispettare...il buon senso poi...hahaha...non ne parliamo, del tutto sconosciuto.
    Che tristezza, ma è giusto non mollare mai e continuare a lottare per la giustizia!
    Io mi sento proprio una paladina e mi pare pure tu!!!
    Ti abbraccio
    Carla

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  9. Mai arrendersi, Carla.
    Mai.
    Perchè non si può mai sapere cosa succederà.
    Francesca

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