Si riflette, in questi giorni, in queste ore che ritengo cruciali.
Perchè cruciali?
Non so. Non ci sono segnali precisi in tal senso.
Forse mi sono solo stufata di aspettare di vedere la fine dell'arcobaleno, di lasciarmi annichilire da uno stronzo egoista, incapace e presuntuoso, di fare sì che i miei sogni finiscano in un tritarifiuti per mano di una società pigra, indolente e in malafede.
Non lo merito. Probabilmente non l'ho mai meritato.
Ma ora - a differenza di un tempo - ne sono cosciente. E questo vuol dire molto.
Un mio ex amico - che si riteneva a torto una specie di medium - suggeriva ogni mese dell'anno ormai agli sgoccioli una meta diversa per il mio futuro.
"Ti vedo ad Amsterdam". "No, a Parigi". "Forse a Torino".
Non credo nei medium. Non credo ai tarocchi. E nemmeno agli oroscopi.
Ma credo nel valore dell'individuo. Nella sua onestà morale ed intellettuale.
Nella sua capacità di visualizzare il proprio futuro e di realizzarlo con i mezzi a disposizione.
Non mi piacciono i mistificatori, quelli che hanno il coraggio di dire in piena recessione economica che guadagnano "solo 6 mila euro al mese", quelli che lavorano rubando il posto di lavoro ad altri più meritevoli, quelli che si appellano a sindacati e associazioni varie perchè "dimostrare" è troppo faticoso e impegnativo e poi - diciamoci la verità - non ne sarebbero in grado.
Non mi piace chi si mostra ingenuo pur dopo aver patito lacrime e sangue a seguito della propria buona fede.
Non mi piacciono i millantatori, i "santi", i molesti predicatori di fede a poco prezzo.
Non mi piace l'uomo che si osanna con la modestia (finta) e si scusa con la "smemoratezza" (ad hoc creata).
Non mi piacciono i meschini venditori ambulanti di sogni, i manipolatori, i ricattatori d'anime, i marcescenti pozzi in cui il povero di spirito crede di poter pescare la "fortuna".
In compenso mi piacciono i cartoni animati, le amiche che hanno bisogno di te col cuore, i cani che ti guardano con occhi miti per la strada. Mi piacciono le persone coraggiose e autentiche, quelle non in vendita, quelle che hanno sofferto ed imparato. E mi piacciono anche coloro che rimangono umili nonostante le cose imparate, che sanno quanto margine immenso e profondo da scoprire ci sia nella Vita che resta, che ancora cresce, che si sviluppa come una vite rigogliosa a cui si devono tagliare rami secchi ed erbacce.
Mi piacciono gli eroi, quelli veri, che non si fanno blandire nè da minacce nè da profferte qualsiasi; mi piacciono i simboli che sono infiniti e saggi nel loro scandire eterni il Tempo che è stato, che è e che sarà.
Mi piacciono le persone rare ed uniche, quelle che non vedi perchè stanno chiuse in casa pur di sottrarsi alla massa, che si fanno commuovere dal carcere Mamertino mentre camminano di notte ad agosto; mi piacciono coloro che tacciono quando parlare sarebbe vano e parlano quando tacere sarebbe pericoloso per i principi che professano. Mi piacciono i miti, quello che rappresentano, mio padre e mia madre che mi hanno rispettato durante la mia battaglia contro la vita, e mi piacciono i sogni che - nonostante i 35 anni sulle spalle - conservano la stessa magia e forza di tanti anni or sono .
Mi piace il fuoco che resta, nel Bene e nel male, tatuato sulla mia pelle.
Perchè no, decisamente io non sono un animale domestico.
Non lo sono mai stata. E non comincerò ad esserlo ora.
Per nessuno.
Mai.
Francesca
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