venerdì 9 dicembre 2011

Ora et labora



Penso sempre più che le persone in grado di brandire la spada dell'intelletto al giorno d'oggi abbiano una grande responsabilità nei confronti del loro prossimo.
Io la sento, questa responsabilità.
Non perchè desideri considerarmi un'intellettuale in modo vanesio ma perchè sono cosciente della realtà dei fatti, realtà che una modestia a poco prezzo non farebbe cambiare.
E' una responsabilità tragica, quella che avverto.
Probabilmente è della stessa natura di quella sentita da Cassandra: ineluttabile e foriera di generale incredulità.
E infatti la mia vita è da sempre circondata da entrambe queste caratteristiche. 
Ma ormai ho imparato a fare di "necessità virtù", come insegnava qualcuno.
Perchè è l'unico modo per andare avanti.
Perchè si deve necessariamente combattere con l'arsenale che si ha a disposizione.
Perchè - di tanto in tanto! - gli aiuti prodigiosi giungono nonostante la nostra completa mancanza di fede.

Quindi buonanotte.
Cercherò domani di fare più di quanto non abbia fatto oggi per il mio prossimo.
Significhi ciò anche leggere una pagina di libro in più, svolgere un compito fastidioso e rimandato da tempo, mantenere attivo un corpo che un giorno potrebbe tornare utile nelle emergenze, continuare a crescere per quanto mi è possibile farlo, con umiltà e vigore.

Buonanotte a tutti gli affaccendati mistici tendenti alle lacrime facili.
E anche a tutti gli altri. 
Francesca

2 commenti:

  1. Significa che il mondo ha bisogno della tua musica... anzi della tua unica e seducente musicalità... significa che io ho bisogno di sentire il suono del tuo pensiero ... Mi manca la nostra Plegaria ...
    un bacio e buona giornata a te
    Dani

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  2. Carissima Dani,
    ti ringrazio della stima ma non credo che il mondo abbia davvero bisogno della "mia" musica.
    Altrimenti me ne accorgerei.
    Ma va bene così.
    Di fatto il nostro è un mondo in cui l'idea di bellezza - quella vera - ha totalamente perso ogni suo connotato originario. Rimane lo spaccio di bellezza a buon mercato, quella da copertina, che subito appassisce. Un'idea di bellezza - di fatto - molto capitalistica, legata quindi mani e piedi al consumo rapido e indolore.
    Siamo diventati vampiri di noi stessi.
    Sarà giusto? Forse lo è.
    Le nuove ere nascono sempre da periodo storici tragici e poveri, ma non di moneta. Piuttosto di spirito direi.
    Continuo a fare Cassandra, vedi????
    E' inutile, è scritto nel mio codice genetico!
    Ma che importa...
    Ciò che conta è imparare ad amarsi per ciò che si è, a vivere in equilibrio anche quando tutti gli altri ti disprezzano o ti lasciano sola.
    Un bacio grande
    F.

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