sabato 10 dicembre 2011

Friends will be friends

Si avvicina il Natale.
Già immagino le persone affannate nel tentativo di far quadrare i conti per comprare il costosissimo orologio alla moda o il cappotto griffato o un altisonante gingillo che soddisfi più l'ego del compratore che di colei che andrà ad indossarlo.
Dovremmo invece pensare ad altro.
Pensare a quanto già possediamo (perchè chi, al giorno d'oggi realisticamente, non ha un cappotto con cui difendersi dal freddo?) e quanto avvizzito sia al contrario il nostro spirito.
Forse la "crisi" - più che un ostacolo - è una grande opportunità.
E' un modo per tentare di recuperare valori umani che sono stati calpestati dal consumismo, archiviati, sepolti sotto tonnellate di falsi bisogni.
Stamattina ho fatto l'albero di Natale.
E mentre sistemavo luci bianche e campanelle d'argento pensavo a quanto sarebbe stato bello poter godere di una cena fra amici prima di festeggiare il nuovo anno per condividere quel calore un po' speciale che - siate atei, miscredenti, buddhisti o ebrei - si respira in questo periodo.
Poi mi sono accorta che in realtà di "amici" veri con cui sedermi intorno ad un tavolo che può ospitare fino a  10 persone non ne ho. Non in simile numero almeno.
E mi sono intristita. 
Allora ho pensato di scrivere questo post e di lanciare un appello a chi invece possiede una simile fortuna.
Lasciate stare lo shopping compulsivo e stressante!
Nei pomeriggi da qui alla vigilia cucinate e organizzate un incontro con le vostre persone care, magari quelle che avete accantonato in nome della "quotidianità", quelle che date per scontate, quelle che avete dimenticato di amare ma che forse ancora vi amano, in silenzio.
Regalate loro un sorriso, un po' di affetto, un attimo del vostro prezioso tempo.
E fate in modo che loro facciano lo stesso per voi.
Sedetevi intorno ad un tavolo e gustatevi cose buone preparate con le vostre mani: ne apprezzerete ancor più il valore e l'unicità. Giocate con i vostri amici - qualsiasi età abbiate. Riscoprite il piacere di stare insieme, di condividere, anche di confrontarsi su idee differenti, perchè no?
Essere amici non significa necessariamente avere le medesime opinioni. 
Io invidio - in senso buono ovviamente - chi potrà godere di una simile gioia.
A me è negata.
Ma chi potenzialmente la possiede, non si lasci sfuggire l'occasione.
A volte certe possibilità non si ripresentano tanto facilmente nel corso della vita.
E quando ce ne accorgiamo spesso è troppo tardi per tornare indietro.
Buona giornata a tutti.

Francesca

“Lo splendore dell’amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l’ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi.”
R.W. Emerson

1 commento:

  1. Quanto sei brava!
    Io sono estremamente socievole, frequento tante persone con cui condivido anche situazioni di lavoro e ci passo dei bei momenti, a volte bellissimi ma poi per stanchezza o orari familiari incompatibili non organizzo quasi mai cene con amici e forse non saprei nemmeno chi invitare.
    Hai ragione sullo shopping, infatti mi viene la nausea solo al pensiero...regalerò cose fatte a mano da me o comprate a mercatini artigianali ma poca roba. La cosa più bella è che la vigilia la passo con la mia famiglia attuale, mia madre e mia sorella! Pochi ma buoni insomma!

    baci
    Carla

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